CONSIDERAZIONI PERSONALI SULLA SETTIMANA SUESSOLANA DAL 1 AL 7 DICEMBRE
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 8 Dicembre 2014
Arienzo e San Felice a Cancello si sono tenuti i consigli comunali, dove aspra è stata la contrapposizone tra la maggioranza e l’opposizione ma si è poi riusciti in certi casi a trovare anche una collaborazione.
Cominciamo con ordine. Ad Arienzo la questione principale riguardava gli ATO, la maggioranza di ArienzoèTua e le minoranze di Arienzo 2014 e Arienzo Bene Comune votano all’unanimità il non entrare in questo consorzio unanimemente definito carrozzone. Arienzoè tua scarica sull’amministrazione Medici tutta l’inefficienza dell’operazione e su Facebook scrive: “Segnaliamo il grave errore della maggioranza Medici di sottoscrivere la convenzione nel maggio scorso per entrare a fare parte dell’ATO provinciale. Ci vogliono portare in un nuovo carrozzone tipo Consorzio Rifiuti!
Il consiglio comunale di Arienzo, votando, lunedì scorso, all’unanimità contro la presa d’atto dello schema di convenzione, imposto dalla Regione, ha dato un segnale importante!
Bisogna lottare in tutte le sedi istituzionali per evitare di entrare nell’ATO provinciale!”
A San Felice a Cancello oltre al solito match verbale tra Pasquale De Lucia e Giovanni Ferrara si aggiunge ultimamente, il match più fisico vede coinvolto Antonio De Lucia della minoranza. La minoranza ha sollevato la questione dei debiti non riconosciuti, con richiesta di dimissioni del Sindaco. In questo caso come ad Arienzo, maggioranza e opposizione trovano però modo di unirsi, sempre sulla questione immondizia (TARI) verrà formata una commissione per studiare la possibilità di rimodulare le tariffe per i commercianti. Bisogna dire che se è vero che Pasquale De Lucia ha spesso e volentieri toni parecchio sopra i decibel e sopra le righe, è anche vero che la minoranza ha avuto un comportamento a dir poco schizofrenico, come si possa nello stesso consiglio comunale a pochi minuti di differenza chiedere le dimissioni di un sindaco e poi accordarsi con la maggioranza, che quel sindaco sostiene, per la rimodulazione TARI di cui sopra è incomprensibile. Richiesta questa elaborata proprio dall’opposizione!
A Santa Maria a Vico non è accaduto molto in questa settimana, se non la richiesta protocollata in comune da parte del Movimento 5 Stelle riguardante il compostaggio domestico, un ottima cosa ma molto fuori tempo massimo, visto che questa amministrazione ha pochi mesi ancora per operare e c’è bisogno di tutto un regolamento da varare e approvare, richieste dei compost, un minimo di “corso” per spiegarne l’utilizzo e l’utilità in una terra come la nostra dove la parola “compostaggio” è sconosciuta. Secondo i 5 stelle si potrebbe arrivare a una riduzione massimo del 30% della TARI, facendo però un confronto con altri comuni, quindi manca uno studio specifico su Santa Maria a Vico. Ancora una volta bisogna dirlo, ciò sottolinea la assoluta mancanza di una politica sui rifiuti da parte dell’amministrazione comunale, che è riuscita solo a far si che anche il vetro venga raccolto porta a porta, ma sull’argomento non ha alcuna idea. Questa del compostaggio, o se vogliamo, di uno sgravio della TARI in base alla precisa e perfetta raccolta del rifiuto da parte degli utenti, fino a ora sono argomenti assolutamente sconosciuti. Ben vengano queste iniziative, ma come si possano attuare sembra difficile visto che lo stesso assessore di competenza ritiene che la differenziata è al 64%, secondo forza italia addirittura siamo al 70%, mentre dal dato stiamato dall’ o.r.r. della regione campania siamo ben lontani http://orr.regione.campania.it/osservatorio/docs/documenti/2014_CE_SantaMariaaVico.pdf