Moriremo di politicamente corretto? Non lo sappiamo ma ci pare ci si sta avviando in quella direzione e lo si vede dalla imposizione che più che evoluzione che sta avendo la lingua parlata e scritta. Morgillo ci aiuta a riflettere sulla questione:
Moriremo di politicamente corretto? Non lo sappiamo ma ci pare ci si sta avviando in quella direzione e lo si vede dalla imposizione che più che evoluzione che sta avendo la lingua parlata e scritta. Morgillo ci aiuta a riflettere sulla questione:
Situazione attuale aggiornata al 19.04.2021, dati asl dei comuni della Valle:
Totale positivi Valle di Suessola: positivi attuali 510, il 12 aprile erano 474!
Situazione da inizio pandemia:
Valle di Suessola: 4027 positivi totali, 3451 guariti, 67 deceduti.
Percentuali positivi attuali rispetto alla popolazione:
Questo l’andamento da inizio ottobre in Valle di Suessola:
05.10.20 al 12.10.20: +12
12.10.20 al 19.10.20: +72
19.10.20 al 26.10.20: +181
26.10.20 al 02.11.20: +434
02.11.20 al 09.11.20: +318
09.11.20 al 17.11.20: +153
17.11.20 al 23.11.20: +110
24.11.20 al 30.11.20: -275
30.11.20 al 07.12.20: -200
07.12.20 al 14.12.20: -178
14.12.2020 al 21.12.20: -188
21.12.2020 al 28.12.20: -5
28.12.20 al 04.01.21: -118
04.01.21 al 11.01.21: -82
11.01.21 al 18.01.21: -45
18.01.21 al 25.01.21: -20
25.01.21 al 1.02.21: +75
01.02.21 al 08.02.21: +18
08.02.21 al 15.02.21: +11
15.02.21 al 22.02.21: +2
22.02.21 al 01.03.21: +19
01.03.21 al 08.03.21: +71
08.03.21 al 15.03.21: +95
15.03.21 al 22.03.21: + 41
22.03.21 al 29.03.21: – 29
29.03.21 al 05.04.21: – 1
05.04.21 al 12.04.21: – 14
12.04.21 al 19.04.21: +36
Dopo tre settimane consecutive con segno meno ritorna l’aumento dei positivi in Valle di Suessola. Aumento consistente che “curiosamente”, tenendo conto delle due settimane di media di incubazione del virus, coincide con il periodo pasquale. Preoccupa ancora Cervino, ma anche Arienzo e San Felice a Cancello hanno visto un aumento importante. Solo Santa Maria a Vico tiene e conferma il segno meno anche per questa settimana. La nota positiva è che questa settimana non c’è stato nessun decesso.
Ricordiamo che i dati che danno i rispettivi comuni di Arienzo e Santa Maria a Vico sono differenti dall’asl e quindi dai nostri, in quanto si rifanno a diversi enti, secondo noi questo crea solo confusione ma sono numeri alle volte inferiori a quelli dell’asl quindi magari -immaginiamo- si spera in un effetto psicologico positivo.
In genere il lunedì, quando possiamo lo dedichiamo alla politica italiana, ma gli eventi ci portano a parlare di uno degli sport più belli del mondo. Stamani avevamo accennato a qualcosa riguardo il progetto della Superleague, ma vogliamo spendere giusto altre due parole in merito, visto anche le reazioni che questo “torneo” sta suscitando.
Il torneo non è il male in sé, anzi. Il fatto che si dica: ah i ricchi, ah il capitalismo, il calcio so emozioni ecc. Vogliamo avvisare i marziani che il capitalismo nel calcio è sempre esistito, non è che i calciatori vengono pagati con le fave e ricotta e un pezzo di terra da coltivare, che le emozioni ci sono lo stesso così come le bandiere e le favole calcistiche.
Il problema di questo presunto torneo, a nostro avviso, sta nel fatto che non concilia il livello economico con il concetto di merito sportivo e poi a dirla tutta non ci sono su 12 squadre, quelle davvero forti. Con tutto il rispetto ma le tre italiane più Arsenal e Tottenham, ma anche lo stesso Atletico Madrid, non è che sono proprio il meglio del calcio europeo.
Attenzione Uefa e Fifa non sono delle piccole fiammiferaie, anzi sono organizzazioni senza scrupoli, vedi il prossimo mondiale in Qatar, ma quei concetti nella Uefa League e Champions, ma anche mondiali ci sono. L’anno prossimo riavremo, forse, Leicester e West Ham, Atalanta e si spera -per noi- Napoli in Champions League, sono forti? Non lo sappiamo, ma hanno dimostrato di valere la qualificazione al torneo dell’anno prossimo.
Il bello del calcio, a differenza degli altri sport o almeno molti di essi, è l’imprevedibilità del risultato: puoi essere la più grande e organizzata società di questo mondo creato, ma poi ecco che perdi con il Benevento, puoi essere il club più blasonato del mondo, ma poi la premier la vince il Leicester, puoi essere una superpotenza politica mondiale e organizzare il mondiale, ma poi fai fetecchia. Le “piccole squadre” che meritano, dimostrandolo sul campo, di partecipare a competizioni più importanti rappresentano al meglio il concetto di merito e anche di evoluzione del gioco, vedasi da noi Atalanta oppure Napoli nel periodo da Benitez a Sarri, mentre chi non regge è giusto che lasci il posto. E’ questo che manca in questa Superleague.
E’ praticamente uno show, uno spettacolo di intrattenimento televisivo, e va benissimo, ma di sport c’è giusto l’ombra. Se invece i club fondatori di questo nuovo assetto adottassero un sistema che consentisse a tutte le squadre europee una qualche partecipazione soddisfacendo criteri economici e sportivi assieme, lo potremmo valutare anche in ottica diversa, anche in ottica positiva.
Proprio mentre ieri circolava la voce insistente, oggi è confermata ufficialmente, della nascita di una Suerlega con 12 squadre in rappresentanza al momento di 3 paesi, dall’Italia parteciperanno Juventus, Milan e appunto Inter che si appresta a vincerlo lo scudetto e ieri ha messo su un altro mattoncino con il punto conquistato al Napoli.
Prima della partita, facciamo giusto una piccola digressione su questa situazione della Superlega.
Il progetto è ovvio e cioè trasformare il calcio, da un sistema ibrido quale adesso fatto di intrattenimento e competizione sportiva, in puro intrattenimento come un film Marvel o un concerto di Zucchero, sulla falsa riga della Nba insomma. Cosa che ha anche un senso da un punto di vista economico, il problema è che abbiamo l’impressione che in Europa ha più difficoltà ad imporsi. Facciamo un esempio e mettiamo una gara come Real Madrid-Atalanta o Barcellona-Napoli, magari a Madrid e a Barcellona hanno pure fastidio a giocare questo tipo di gare con squadre non proprio blasonate a livello europeo, d’accordo il Napoli ha vinto una coppa Uefa, ma mille anni fa, ed era un’altra società comunque. Ma il bello per entrambi i tifosi e sapere che esiste un merito, cioè l’Atalanta adesso e il Napoli nel recente passato hanno meritato di essere lì o come il Leicester caso clamoroso degli ultimi anni o se vogliamo il Granada di quest’anno. Ma giocare un Atletico Madrid-Arsenal che può essere interessante magari vederlo una volta questo match, ma poi che senso ha!? In questa competizione non c’è retrocessione, non c’è merito nel partecipare in questo supertorneo se non avere i soldi per l’iscrizione. Se noi nel nostro piccolo vogliamo fare la Superlega la organizziamo a Pes con gli amici!
Ritornando a cose più terrene parliamo del Napoli e del punto che non si capisce se va stretto o largo visto che sul campo nel primo tempo almeno, i Ciucci hanno fatto la partita e l’Inter ha giocato di rimessa, ma nonostante questo hanno preso due legni, sebbene su azione da calcio da fermo. Il gol del Napoli comunque è un banale caso visto il modo in cui è arrivato. Nel secondo tempo si è giocato più a viso aperto e il pareggio alla fine è un risultato giusto, peccato per la traversa presa da Politano, e menomale che il rigore prima fischiato ai danni di Zielinski è stato poi annullato dal Var in quanto sarebbe stato ingiusto, l’intervento di De Vrij è stato regolare.
Altra parentesi: ma la vogliamo smettere con produrre ste maglie di merda!?
LE PAGELLE DEL PUNGIGLIONE:
Meret 5.5: bella l’uscita su Barella che salva la baracca, ma oltre quello la partita se la guarda.
Di Lorenzo 5.5: soffre Darmian pure oltre le aspettative, qualche buona discesa che non porta mai frutti, peccato per quel colpo di testa al secondo tempo fuori di un nulla.
Manolas 6: dilettantesco nel respingere quel pallone che poi Eriksen trasformerà, superbo all’ultimo secondo su Hakimi.
Koulibaly 5.5: vince la sfida contro Lukaku più volte, ma il giallo è da evitare, visto che la difesa senza di lui è un colabrodo.
Rui 5: fa quello che può, ma Hakimi se lo mangia.
Demme 6: Lucido come sempre, un giocatore fondamentale per il Napoli.
Ruiz 6: gioca una buona gara e per poco non ci metteva lo zampino.
Politano 6.5: forse uno dei pochi di questa squadra che riesce a tradurre in campo la grinta del Mister, peccato per quella traversa che sta ancora tremando.
Zielinski 6: giocatore di gran quantità, forse sbaglia qualcosa di troppo rispetto al solito, ma è sempre fondamentale, peccato per quell’intervento del difensore dell’Inter che fa urlare e fischiare al rigore, ma non c’era ed è giusto così.
Insigne 6.5: si muove e si agita abbastanza durante tutta la partita, dal suo piede il fortunoso vantaggio.
Osimhen 5.5: non la sua partita, si fa notare più in fase difensiva che non di attacco e dovrebbe essere il contrario.
(Mertens) 6: Molto meglio del nigeriano e forse avesse giocato dall’inizio …
NOTA STATISTICA: 2501esima partita del Napoli in serie A che finisce con il 772° pareggio. 50 presenze per Manolas, mentre Gattuso con questo punto realizza il 101° in Serie A e supera il predecessore Ancelotti ed ora è il 13° allenatore della storia del Napoli ad avere fatto più punti.
Mancano 31 giorni all’inizio dell’Eurovision 2021 e dopo aver visto brevemente la prima e seconda semifinale, parliamo ora della finale.
Come dovrebbe essere noto alla finale partecipano le prime dieci classificate della prima e seconda semifinale più il paese ospitante, in questo caso l’Olanda, e poi i cosiddetti Big Five.
I big five sono cinque paesi che sostengono maggiormente a livello economico l‘Unione Europea di Radiodiffusione oltre a esserne anche paesi fondatori.
I big five sono: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna.
La regola del big five è però alquanto recente e ha creato e crea forti malumori per il fatto che questi paesi non passano per le semifinali, la Turchia ha proprio deciso per questo motivo dal 2013 a non più partecipare.
Di questi paesi, a nostro avviso, solo due hanno concrete possibilità di vittoria e sono Francia e Italia, ma la Francia sembra data – tra le due- più favorita.
Questo il video della canzone francese Voilà, davvero molto bella e interpretata magnificamente da Barbara Pravi
Questi gli altri brani in gara della cui esibizione vedremo solo in finale come sempre in grassetto il nome del cantante/gruppo in corsivo la canzone :
Francia: Barbara Pravi– Voilà
Germania: Jendrik – I don’t feel hate
Italia: Maneskin – Zitti e Buoni
Olanda: Jeangu Macrooy – Birth of a new age
Regno Unito: James Newman – Embers
Spagna: Blas Cantò – Voy a quedarme
Abbiamo atteso un po’ prima di scrivere riguardo l‘ultimo consiglio comunale in Arienzo. In soldoni diciamo che è stato approvato l’accensione del mutuo per realizzare la cittadella dello sport nell’area mercato.
Purtroppo ancora una volta la minoranza, almeno per quello che scrive il sindaco sulla sua pagina fb, non è presente al consiglio e stavolta non ritiene nemmeno di scrivere due righe fetenti su fb per spiegare i motivi. Purtroppo non essendoci lo streaming ed essendo adunata a porte chiuse nessuno può sapere come effettivamente siano andate le cose in consiglio. Che fine ha fatto il punto del consiglio comunale penultimo sull’approvazione del regolamento riguardante lo streaming? Perché quel punto non è pubblicato all’albo pretorio?
Questa è l’unica critica che possiamo muovere alla maggioranza consiliare, ma per il resto non riusciamo a capire l’atteggiamento sciatto della minoranza. Carissimi se non tenete voglia di fare politica dimettetevi e date a spazio a chi magari vuole essere d’aiuto per la comunità arienzana.
Lunedì invece sarà la volta del consiglio comunale a Santa Maria a Vico con la bellezza di 14 punti all’ordine del giorno e con l’importante discussione e voto sul bilancio di previsione.
Purtroppo non capiamo di cosa abbia paura l’amministrazione e la maggioranza in consiglio, ancora una volta in sfregio di statuto e regolamento, che però vengono richiamati quando fa comodo, le due mozioni e l’interrogazione che dovrebbero essere poste subito dopo le comunicazioni (per non dire comizio) del sindaco, sono poste invece alla fine come una sorta di fastidio.
L’interrogazione riguarda l‘accessibilità universale mentre le mozioni riguardano l’utilizzo dell’italiano negli atti amministrativi e la predisposizione di un hub per la vaccinazione. Qual è problema? Cosa si teme?
Sarebbe bello se il presidente del consiglio comunale leggesse il regolamento come fece qualche tempo fa per “bacchettare” l’opposizione, all’epoca si rispettava alla lettera.
Che San Felice a Cancello sia una sorta di far west su tanti aspetti è notorio. Troviamo particolarmente odiosi cambi di casacca della politica locale soprattutto di esponenti del consiglio comunale senza manco sostenere questi cambi in consiglio comunale con argomentazioni o informare il popolo tramite i giornali. Che poi a San Felice ci si riempie la bocca con questo “popolo”.
Apprendiamo con un certo stupore che esisterebbe un gruppo consiliare denominato Italia Viva costituito da pezzi di Forza Italia e Lega e questi vorrebbero una maggiore rappresentatività.
Tra le altre cose, non ci sembra che in consiglio comunale questo gruppo si sia mai palesato e ci sfugge chi sia il capogruppo. Abbiamo l’impressione che secondo il regolamento del consiglio comunale di San Felice a Cancello, per quel che vale, non consentirebbe la nascita di questo gruppo.
L’articolo 9 del regolamento stabilisce che si costituiscono in automatico i gruppi che sono di diretta derivazione delle liste elettorali, certo si da un margine di tempo per cambiare nome altrimenti è quello della lista presentatasi alle elezioni.
Al comma 4 si dice che se il consigliere intende abbandonare il gruppo può passare ad altro gruppo presente in consiglio previa accettazione del capogruppo che accoglierà il consigliere, ovvio bisogna avvisare il presidente del consiglio comunale e il sindaco.
Il Comma 5 presenta dei problemi di costituzionalità in quanto dice che se un consigliere vuole staccarsi da un gruppo e non vuole entrare in altri non ha le prerogative di un gruppo consiliare. Il problema è che non entra nemmeno nel misto in quanto il comma 6 parla di più consiglieri nella medesima posizione possono costituire un gruppo misto, ma bisogna sempre comunicarlo al presidente del consiglio comunale e al sindaco.
Quindi non può esistere un gruppo con denominazione diversa da quella avutasi nel primo consiglio comunale, non può costituirsi gruppo nemmeno di riferimento nazionale, questo comma magari andrebbe cambiato in quanto assurdo.
Può esistere Italia Viva come gruppo misto, sebbene non avrebbe la denominazione del partito di Renzi, ma sarebbero dettagli.
Il problema però e quando questo gruppo si è costituito? Quando è stata fatta comunicazione? Perché nell’assise del 30 marzo non ci risulta tale costituzione.
Chiediamo al sindaco Giovanni Ferrara, al presidente del consiglio comunale Corrado Colella, al segretario comunale se è possibile operare al prossimo consiglio comunale una ricognizione riguardo i gruppi consiliari. Giusto per democrazia, in quanto i gruppi hanno delle prerogative non solo in consiglio comunale ma pure nelle varie commissioni.
Sul serio? Quella roba è la nuova ala est? Quella roba lì?
Siamo consapevoli del fatto che il vecchio edificio vada abbattuto e che bisogna costruire qualcosa d’altro, per carità, ma perché fare sta cosa!?
Dalle foto, si tratta di una ricostruzione di ciò che sarà, è evidente che la struttura è composta da una serie di cubi e parallelepipedi che non hanno alcun attinenza con i palazzi attorno e soprattutto con il resto del complesso aragonese.
Sarà funzionale, un gioiellino della tecnica architettonica, ma a vedersi è un obbrobrio!
Noi capiamo la difficoltà di chi ha dovuto disegnare quella roba che ha dovuto condensare in un unico edificio una biblioteca, un museo, una sezione dell’alberghiero e una sala operativa di protezione civile. Noi fossimo stati l’amministrazione avremmo fatto aggiungere pure i locali per una salumeria che male non fa mai.
Si dice che la monumentale biblioteca dei padri oblati verrà ospitata in una torre. Ok, ma quale sarebbe? Sono tutti cubi! Dove sta questa torre, qualcuno può indicarla nelle foto che abbiamo inserito?
Poi c’è qualcosa che non torna, in quanto il comune nel suo comunicato stampa parla di allocare una sezione di un alberghiero, ma lo studio che ha progettato questa roba non lo ha proprio menzionato anzi si parla di uffici comunali che però il comunicato non menziona. Poi sempre lo studio parla di ala ovest mentre l’amministrazione parla di ala est, ma mettiamoci un poco d’accordo! Ma fosse curva sud!?
Siamo perplessi.
Poi è chiaro stiamo esprimendo un nostro personale giudizio estetico magari qualcuno trova questi cubi anche carucci, ci mancherebbe, però è oggettivo il fatto che è un qualcosa che non si inserisce per nulla bene non solo sulla piazza Aragona, ma proprio nel complesso monastico tutto.
Scusate, ma i cittadini? Perché devono subire queste decisioni? Non era meglio sottoporre ai residenti di Piazza Aragona un due o tre progetti e si realizzava quello che a loro fosse piaciuto di più!?
Questo il comunicato:
Affidati alla società F4 S.r.l. i lavori per la ricostruzione dell’Ala Est Aragonese, vecchio e fatiscente edificio di proprietà dei Padri Oblati donato al Comune di Santa Maria a Vico. Nelle prossime ore partiranno le opere di demolizione cui seguiranno i lavori per la realizzazione di un nuovissimo edificio multifunzionale. Grazie ad un maxi finanziamento regionale di 1 milione e 800mila euro (che non inciderà quindi sul Bilancio Comunale), l’Amministrazione Comunale potrà finalmente restituire dignità alla storica piazza Aragona.
All’interno della struttura di oltre duemila metri quadrati troverà spazio la ricchissima biblioteca dei Padri Oblati, attualmente chiusa. Un patrimonio culturale straordinario che sarà collocato in una torre che collegherà il museo sottostante (ricavato nelle vecchie e bellissime cantine dell’edificio) alla nuova sala operativa della Protezione Civile.
Inoltre, l’amministrazione comunale sta lavorando per allocare nei nuovi spazi una sezione dell’Istituto Alberghiero.
Prevista anche la realizzazione di spazi da destinare ad attività socioculturali, sia al chiuso che all’aperto, grazie ad un’apposita struttura creata sul terrazzo.
“Un sogno che si realizza”, per il Sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, che sottolinea: “Stiamo continuando a dimostrare con i fatti di avere a cuore le sorti della nostra amata comunità. Raccogliamo il frutto di un lavoro portato avanti con grande impegno nell’interesse di tutti. Piazza Aragona è un luogo centrale della nostra città che deve tornare a vivere. Ma non ci fermeremo qui: nel prossimo consiglio comunale illustreremo numerosi progetti già finanziati e appaltati, pronti all’avvio”.
Igino Nuzzo consigliere comunale di Santa Maria a Vico ci ha anche rilasciato una breve dichiarazione in merito che riportiamo:
Abbiamo riscontrato con molto piacere che le nostre proposte sono state recepite dall’attuale amministrazione. Alcune volte ci è sembrato audace continuare a parlare di digitalizzazione ma in modo intelligente il consigliere Vigliotti ha recepito il messaggio. Ora invitiamo l’amministrazione a continuare su questa strada. Lo stesso leader nazionale Giorgia Meloni è molto sensibile in questa materia anzi ha presentato tante proposte di leggere in materia. Digitalizzare significa aiutare i cittadini ed o dipendenti comunali ad una lavoro molto più piacevole e snello