il Nucleo Agroalimentare e il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, il 5 dicembre, ha tratto in arresto quattro persone, ottemperando all’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari , Raffaella Capasso, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Agli arresti domiciliari sono finiti due fratelli, proprietari di un’azienda di allevamenti bufalini, Paolo e Pasquale Marrandino, che produceva mozzarella campana DOP risultata essere pericolosa per la salute umana, e due veterinari, Andrea a Carmine Russo, arrestati per associazione per delinquere, commercio di sostanze pericolose per la salute pubblica e per l’alimentazione.

La mozzarella “dop”  veniva venduta ai cittadini di numerosi comuni della zona quali: Casal di Principe, Casapesena, San Marcellino, Villa di Briano, San Cipriano D’Aversa, Casaluce, Teverola, Trentola Ducenta, Frignano, Parete.  Altri punti vendita sono collocati ad Afragola, Napoli, San Prisco, Saviano, Cicciano, Camposano, Piazzolla di Nola, S. Felice a Cancello, Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise e San Tammaro.

Secondo le stime del “Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop” il mercato parallelo delle mozzarelle contraffatte è pari a 100 milioni di euro l’anno con 7 milioni di mozzarelle immesse nel mercato non solo italiano ma anche estero.

Appena nel Maggio di quest’anno vi sono stati, sempre nella prov. di  Caserta ben 13 arresti, quando furono realizzate e immesse nel mercato, mozzarelle con una carica batterica due mila volte quella consentita. Un danno, oltre che economico, anche e soprattutto per la salute pubblica.