Parte ufficialmente domani (mercoledì 6 aprile) il percorso per l’istituzione del Marchio d’area “Valle di Suessola” e la valorizzazione dell’est casertano, promosso da Asso Artigiani Imprese Caserta, associata Confimprese Italia. L’appuntamento è alle 18 nella Sala Capitolare del Monastero Verginiano dei Padri Barnabiti a San Felice a Cancello.

All’incontro, rivolto a tutti gli imprenditori ed agli attori locali, parteciperà anche il dott. Giampaolo Parente, direttore dell’Unità Operativa Dirigenziale della regione Campania – Dipartimento della Salute e delle risorse naturali – Direzione generale Politiche agricole, alimentari e Forestali. «Il dottor Parente – afferma il presidente di Asso Artigiani Imprese Caserta Nicola De Lucia – illustrerà le opportunità del Programma di Sviluppo Rurale Campania 2014/20 e del Marchio d’area per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio».

L’obiettivo del progetto è creare un network composto da imprese ed organizzazioni, da coinvolgere in un sistema territoriale collettivo, per la valorizzazione dell’intero territorio, la produzione dei suoi prodotti agricoli e di itinerari turistici, culturali, storici, religiosi, gastronomici, escursionistici e del tempo libero. Patate, olio, noci e nocciola riccia di «Talanico», ortofrutta: ecco quanto la valle di Suessola può offrire, garantendo la bontà dei suoi prodotti. «Il marchio d’area – continua De Lucia – è una novità nella nostra provincia ed i quattro comuni della valle di Suessola per la prima volta hanno aderito ad un’iniziativa comune. Inoltre abbiamo il supporto della regione e di associazioni di categoria a livello regionale, che saranno della partita», ha detto chiudendo i lavori.

Il marchio d’area è qualcosa di estremamente importante per la Valle di Suessola che la rilancerebbe dal punto di vista turistico. Il turismo è un fenomeno molto complesso nel quale interagiscono economia, ambiente sociale, cultura e territorio è necessario ideare forme alternative di organizzazione del territorio e definire nuove modalità di promozione turistica.

L’approccio sistemico al turismo ha acquisito un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile del territorio: l’appeal turistico di una località è infatti dovuto alla qualità complessiva dell’offerta. Ciò significa che le azioni intraprese sul territorio stesso dovranno avere un modello d’approccio omogeneo e trasferibile.

Questo non lo diciamo noi, ma il bellissimo saggio di Antonio Scipioni e Giampietro Vecchiato: “Marchio d’area: strumento di competizione turistica. Manuale operativo.”

Nel caso di un marchio d’area suessolano ne beneficerebbero certamente le aziende agricole nel riuscire a dimostrare in questo modo che il loro prodotto è un prodotto di qualità, una sorta di certificazione insomma, ma questo migliorerebbe ci certo anche l’offerta turistica, in quanto i cittadini di comuni limitrofi potrebbero spostarsi in loco per comprare i prodotti ritenendosi “fortunati” nel vivere vicino ad aziende che producano con un marchio d’area. In un periodo difficile per la provincia di Caserta tutta con sta storia della Terra dei Fuochi sarebbe un toccasana, almeno secondo noi.

Questo però può avvenire solo se anche tutte le aziende, riescano a superare le diffidenza reciproche e la limitatezza nella strategia economica, noi non siamo molto ottimisti, in altre realtà d’Italia sono state le aziende in primis a creare il marchio d’area e poi è arrivata la politica con il proprio sostegno, in Valle di Suessola il percorso è inverso. Speriamo che i nostri produttori capiscano e riescano a prendere questo treno.


Immagine

al P.co De Lucia in Santa Maria a Vico (CE)