Cambia l’italia?
Un vero terremoto ha scosso l’italia politica ieri pomeriggio. Lo si aspettava da tempo, Berlusconi è crollato e così la coalizione pdl-lega. Anche li dove era più impensabile nel profondo nord. Bersani giustamente dice: ” abbiamo vinto noi, hanno perso loro” anche se non è proprio così. A Milano, Pisapia non ha la tessera del PD, la spuntò alle primarie non senza mugugni della dirgenza locale e romana, a Napoli, De Magistris supera abbondantemente Morcone e se la gioca con Lettieri, le primarie del PD furono uno scandalo, ovviamente non si dimetterà nessun dirigente locale.
I veri vincitori sono stati IDV e M5s, quest’ultimo soprattutto ha segnato un vero exploit a bologna, raggingendo il 10%, a torino il 5% ,ad arezzo è terzo partito, a milano potrà essere ago della bilancia al ballottaggio. Un trionfo. Stiano attenti i dirgenti della sinistra, il M5s non toglie voti al PD o a SEL ma li toglie dalle bianche e dalle volutamente nulle e stiano attenti i dirigenti di destra a definire il movimento di grillo antipolitica, ci vuole lungimiranza, a far candidare un ragazzo poco più che ventenne dalla faccia pulita a milano, il capolista del pdl è un certo Berlusconi con faccia di bronzo, quasi ottuagenario. L’idv fa opposizione dura in parlamento e dà l’impressione di farla senza se e senza ma, parlando ad una voce e cionvolgendo la società civile. Rari sono i casi di difficoltà interni se ne possono al più contare un paio in dieci anni, come lo scontro di pietro-demagistris sulla leadership o il caso Scilipoti passato alla maggioranza. Non così il pd Bersani parla da segratario, Veltroni vuole la verifica, D’alema cerca l’inciucio più per far capire che c’è ancora che per una reale strategia politica.
Berlusconi e così il pdl-lega hanno perso? Molto semplice, l’elettorato moderato o meglio l’elettorato non schierato, che a seconda dell’appuntamento elettorale di volta in volta decide se destra o sinistra ha punito, non l’uomo o i suoi vizi, ma la sua non politica. In politica estera è stato assurdo il baciamano a gheddafi ed umiliante la sua visita in italia, ora lo stiamo bombardando e non siamo nemmeno protagonisti ma ubbidiamo a francia ed usa, in politica economica gli italiani stavano male con l’ici stanno peggio senza ici, si vedono solo tagli ma investimenti zero. In politica interna, il premer sembra solo preoccupato di se stesso, la munnezza a napoli c’è ancora, le maceria a l’aquila ci sono ancora, a lampedusa nessun casinò viene costruito. Ha voluto un referendum su di sè ed il governo, la gente o meglio il popolo ha liberamente scelto.
La lega arretra paurasamente nel nord in provincia di treviso perde 20 punti, a milano ne perde 5, arretra ancora a varese a savona a pavia a mantova. essere forza di lotta di governo e di opposizione assieme non giova, gli elettori leghisti non ci stanno non si può urlare legalita nelle valli lombarde e salvare Cosentino in parlamento. Già rifondazione fece questo errore ed è scomparsa dal parlamento, speriamo che la lega perseveri.
Vero enigma cmq resta il terzo polo in alcune città sfiora il 10% in altre arriva appena al 2% evidentemente la mancanza di una struttura organizzativa ancora danneggia ma in certe realtà si dovrà tener conto per i ballottaggi