Capitolo tributi, in particolare Imu e Tari. Purtroppo voci odiose nel bilancio di una famiglia da considerare, ma necessarie per far sì che un ente, in questo caso il comune, possa mettere in campo quelle minime strategie per far fronte alle problematiche di cui poi tutti ci lamentiamo se non eseguite o mal eseguite.
Stavolta la difficoltà, per chi deve pagare e chi deve incassare, sta nel fatto che i cittadini sono già ben provati dalla pandemia, che se non l’hanno subita in termini di salute, l’hanno di certo sentita in termini di tasca.
I comuni stanno cercando dal canto loro di posticipare dove possibile il pagamento dell’imu o meglio nuova imu, o trovare diverse forme di aiuto.
Nuova Imu, infatti, da quest’anno l’Imu e la Tasi sono state accorpate e con una grande fantasia la fusione ha dato vita al nome “nuova imu”. La Tari si paga pure quest’anno come sempre.
Per il comune di Cervino, che ha tenuto un consiglio comunale appena qualche giorno fa, non ancora si sa nulla al riguardo, niente è pubblicato sul sito o all’albo. Però a cliccare la voce “Amministrazione Trasparente” del sito del comune si leggono le scadenze Imu del 2018!
Per quanto riguarda Arienzo pure ci pare non ci sia nulla indicato nelle pagine del sito istituzionale.
San Felice a Cancello invece sul sito ha qualcosa in merito che riportiamo:
Si informano i contribuenti che la Legge di Bilancio 2020 ha abolito a decorrere dal corrente anno la TASI e l’IMU della IUC ,prevedendo l’accorpamento in un unico tributo.
L’imposta chiamata “ nuova IMU “, in vigore dal 2020,mantiene in linea generale gli stessi presupposti soggettivi e oggettivi ,disciplinati dalla normativa vigente nel 2019.
Il pagamento dell’imposta avviene in due rate, ossia 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo.
Il versamento della prima rata nuova IMU 2020 è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019.Il versamento della rata a saldo nel mese di dicembre verrà eseguito a conguaglio sulla base delle aliquote che verranno approvate dall’Ente entro il prossimo 31 luglio ,insieme al nuovo Regolamento Comunale.
Per quanto riguarda Santa Maria a Vico non c’è molto chiara la cosa. Sarà un nostro limite certamente. Eravamo un poco sconcertati all’ultimo consiglio comunale dopo che era stata approvata all’unanimità la mozione Bernardo-Sgambato proprio sul differimento della I rata del nuovo Imu da pagarsi invece del 16.06.2020 il 30.09.2020. Durante la discussione, sindaco, presidente del consiglio e altri, si auguravano che questa possibilità di pagare il 30 settembre fosse utilizzata solo da chi ne aveva effettivamente bisogno. Abbiamo atteso la delibera di giunta per capirci meglio.
Il differimento ci è parso di capire non è per tutti, ma per coloro che causa pandemia si trovino in uno stato di disoccupazione o in una marcata riduzione di reddito. Quindi per costoro il 30 settembre, per tutti gli altri rimane la scadenza del 16 giugno. Va bene, evidentemente non era per possibile per tutti. Noi non abbiamo capito se verrà stilato un elenco in termini di privacy tipo per i buoni spesa, oppure se chi si riconosce nella casistica dei due casi -disoccupazione e marcata riduzione del reddito- non paga la rata del 16 giugno e dimostri la sua difficoltà e quindi essere differito al pagamento di settembre. Insomma, tecnicamente come funziona?
Altra domanda per tutti i comuni della Valle di Suessola: ma la tari?
Ma sui siti istituzionali non potrebbe essere presente una finestrella chiamata tipo “scadenzario” che indichi ai cittadini quando, cosa e quanto pagare ogni fetentissimo anno?
Attendiamo risposta e siamo pronti a pubblicarla in modo da fare quanto più chiarezza possibile.