La sceneggiata è un genere artistico di carattere popolare fatto di alternanza di canto e recitazione dal tono melodrammatico diffusosi nel sud in particolar modo a Napoli nei primi 50 anni del Novecento, poi fortunatamente, almeno per noi visto che il genere non ci piace molto, cadde in disuso, tranne un momento di ribalta negli anni ’80 grazie alle interpretazioni di Mario Merola, secondo noi terribili.

Sceneggiata è anche sinonimo di esagerazione, soprattutto nel far credere agli altri cose non vere.

Dobbiamo dire che grazie a questa pandemia abbiamo scoperto un nuovo genere: la sceneggiata milanese.

Ultimamente non sono pochi gli esponenti lombardi, dai politici ai giornalisti, che lamentano un certo odio misto a invidia di tutta Italia nei confronti loro.

A noi non sembra sia così. Anzi. Non sono pochi gli aiuti in termini di personale sanitario -ad esempio- che si sono trasferiti in Lombardia in sostegno ai medici locali.

Il fatto è che c’è stata sempre raccontata la favola del efficienza lombarda in tutto. Sulla sanità abbiamo scoperto che la Lombardia ha dei grossi problemi di organizzazione. In politica non ne parliamo, decenni di amministrazione leghista hanno distrutto tutto, oltre ad oscure vicende come queste ultime sui camici, o la presunta truffa delle mascherine della Pivetti, ex pasionaria leghista.

Ma a ben vedere la sceneggiata dura da trenta’anni a questa parte. Negli anni 90 forte era il “racconto” di un sud che bloccava il Nord nell’entrata in Europa, eh sì all’epoca i leghisti volevano entrarci a tutti i costi, tanto da paventare una doppia velocità nazionale: un nord in europa con l’euro e un sud che entra quando pronto.

Oppure lo scagliarsi contro il sistema, il famoso RomaLadrona, i leghisti infondo sono dei grillini ante litteram. Potremmo vincere facile e dire 49 milioni, ma ricordiamo la CrediEuronord, banca fallita, i diamanti in Tanzania o cose folklosristiche come la laurea albanese del Trota, altro e tanto altro ancora.

Certo fare impresa in Lombardia è un po’ più semplice visto che Milano si trova ad esempio relativamente vicino a centri come Monaco o Parigi, certo molto più di Napoli o Bari. Però ricordiamo che Tangentopoli ebbe il suo centro proprio a Milano e in Lombardia. A nostro avviso se il Mezzogiorno non avesse la palla al piede della criminalità organizzata potrebbe non essere poi così da meno.

I nostri politici dovrebbero rendersi conto che esiste una Questione Lombarda che come quella del Mezzogiorno va affrontata e risolta, ma a differenza di quella, riconosciuta.