Ieri ha piovuto!

Tanto anche. Talmente tanto che ci sono giunte tante segnalazioni di case allagate, attività allagate.

In particolar modo le case e i locali commerciali di via Nazionale. Strada appena “riqualificata”.

Che poi che si intende per riqualificazione stradale? Secondo noi, per riqualificazione si dovrebbe intendere fare in modo che la strada diventi un posto sicuro per automobilisti e pedoni.

Soprattutto sia nei limiti del possibile “moderna” con: piste ciclabili, piantumazione di alberi, eliminazione di semafori, dei segnali di Stop, eliminare le barriere architettoniche, creazione dei marcipiedi, ripristino dei tombini, illminazione adeguata, evitare di vedere le buste delle monnezza per strada o infilzata nei cancelli, utilizzare un asfalto meno deteriorante. Insomma tutte queste cose così.

Ora, siamo consapevoli che la via Nazionale non può avere tutte ste cose. Si è consentito di costruire praticamente sulla sede stradale. Almeno quelle piccole cose tipo non allagarsi quando piove un po’ più forte sarebbe stato bello.

Abbiamo l’impressione che riqualificare per l’amministrazione sia mettere l’asfalto nuovo e magari le lucine nei pressi dei passaggi pedonali. Cosa buona e giusta sia chiaro, ma questo è un normale lavoro di manutenzione stradale, la riqualificazione è un’altra cosa.

Che poi attenzione, per come ha piovuto ieri forse sarebbe stato inevitabile allagarsi. Però dotandosi di un sistema fognario adeguato, nel frattempo pulire le caditoie, i tombini in maniera sistematica aiuterebbe a ridurre il fenomeno.

Che dovrebbe essere questo un fatto normale, che però a Santa Maria diventa così anormale che quando puliscono le caditoie ci fanno i comunicati stampa.

C’è anche da dire e lo abbiamo detto tante volte che sarebbe utile sapere se i servizi del sottosuolo sono adeguati a reggere il peso di ciò che c’è in superficie.

Si continua a consumare a suolo ma allo stesso tempo non ci pare che i servizi siano adeguati all’utenza che ci aspetta arriverà. Al momento a nostro avviso è che nonostante si continui a costruire ci sono case e anche tanti appartamenti che sono vuoti quindi, sotto certi aspetti, il tutto ancora regge.

Semmai tutti queste nuovi palazzoni, tutti questi appartamenti sfitti si dovessero riempire non resterà che nel giorno di pioggia invocare l’aiuto di Noè.

Intanto sentiamo tuoni, preparate i sacchi di sabbia.