SFAC: CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO; APPROVATO IL BILANCIO
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 8 Agosto 2015
E’ sempre un piacere partecipare ai consigli comunali a San Felice a Cancello, non sai mai quello che può succedere, ieri infatti pure è successo un po’ di tutto. Finalmente un consiglio comunale in un orario consono per l’estate, le 20:00, e nonostante l’aria fresca gli animi per alcuni sono stati bollenti, non osiamo immaginare cosa sarebbe successo alle 13:00 o
15:00, come i precedenti consigli comunali. Altra nota dolente, la mancanza di sedie per consentire al “popolo”, cui tutti invocano, di potersi sedere, speriamo che questo scempio finisca.
Due i punti in sostanza su cui il consiglio si è soffermato in maniera importante, uno è stato un emendamento che la minoranza ha presentato riguardante il “gettone” di presenza dei consiglieri, Antonio De Lucia ha così illustrato l’emendamento: “Fermo restando che chi lavora … che assiduamente frequenta e si impegna per il comune è giusto abbia il rimborso … noi consiglieri di minoranza riteniamo che in un momento di forte crisi, dove i cittadini di San Felice a Cancello pertanto dovranno pagare tanti soldi in più per l’aumento della Tasi, noi chiediamo che al consiglio comunale e di conseguenza alla giunta, al presidente e al Sindaco di fare un sacrificio: gli altri sei mesi che sono rimasti di non percepire l’indennità e mettere 5 mila euro per gli anziani e 44 mila euro inserirli nei debiti fuori bilancio”. Piccata seppur pacata la reazione del sindaco Pasquale De Lucia: “… Fatta la premessa che mai abbiamo inciso sul bilancio con la nostra indennità, mai presa. Nella redazione del bilancio … mancavano la copertura per la mensa dei bambini e il trasporto alunni … la mia amministrazione, sindaco e presidente decisero di rinunciare ai primi sei mesi del proprio stipendio … noi non abbiamo difficoltà a rinunciare a ulteriore sei mesi, ma a condizione che siamo pure noi a decidere dove devono essere spesi i nostri soldi … in fase di riequilibrio di bilancio se dovessero servire i nostri 60 mila euro, corrispondenti ai secondi sei mesi di indennità, io preannuncio fin da ora … che ci priveremo, così come sempre …, però andremo a finanziare materie importanti per le famiglie disagiate”.
A dire la nostra siamo concordi con Antonio De Lucia, effettivamente chi svolge un lavoro, come essere assessore di un comune o Sindaco è giusto che si abbia un corrispettivo in denaro, non è uno scandalo, anche se oggi pare che fare il politico e prendere soldi per il lavoro svolto sia un crimine. Però non siamo d’accordo con Antonio De Lucia quando in base a quella premessa chieda poi agli assessori e sindaco e presidente del consiglio di rinunciarvi; siamo anche in accordo con il sindaco De Lucia, lì dove c’è un emergenza di fondi, è davvero un fatto encomiabile che i politici si privino dello “stipendio” per venire incontro alle esigenze della popolazione, ma deve essere un fatto eccezionale, non può essere la regola, altrimenti si vivrà sempre nell’emergenza. Siamo in disaccordo con il sindaco De Lucia che quando ha preannunciato la rinuncia ai secondi sei mesi dell’indennità, ha pure preannunciato che questi soldi verranno, eventualmente se vi è necessità, assegnate ad associazioni di volontariato quali “Misericordia”, “Protezione Civile” e “Nonno Vigile”, abbiamo dei dubbi che le famiglie disagiate stiano facendo dei salti di gioia.
Giovanni Ferrara ha proposto che almeno siano i consiglieri comunali a rinunciare alle proprie indennità, pochi soldi in verità 1200€ annui di tutto il consiglio comunale, circa 50€/60€ a consigliere in un anno, ma secondo il consigliere di minoranza è un modo per dare un segnale alla cittadinanza.
Curiosa la dichiarazione in consiglio comunale di Clemente De Lucia che sembrava preannunciare una rinuncia dei consiglieri di maggioranza, ma che poi in fase di votazione tutta la maggioranza voterà contro, provocando lo sconcerto della minoranza, ad eccezione di Roberto Finelli che voterà con l’opposizione, mentre Clemente De Lucia ’48 voterà sempre con la maggioranza.
Il secondo punto più importante è di certo l’approvazione del bilancio, Giovanni Ferrara ha posto delle critiche, ma anche delle proposte che sono state accolte, ma la cosa più importante è stata la sfuriata di Antonio De Lucia che durante la discussione sul punto si è assentato, il presidente Frasca è entrato in votazione tant’è che quando Antonio De Lucia ha chiesto di intervenire si stavano contando i contrari. E’ stato però indicato ad Antonio De Lucia di poter comunque esprimere il proprio pensiero nella fase di votazione sulla “immediata eseguibilità”. Antonio De Lucia non ha voluto sentire ragioni convinto che il presidente non volesse farlo parlare :”… voi siete scostumato, siete arrogante” rivolgendosi al presidente Frasca e allontanandosi dal consiglio urlando “arroganti, arroganti”. Ci spiace per Antonio De Lucia ma secondo noi, ha torto, se aveva tanta voglia di intervenire, avrebbe dovuto aspettare seduto al suo posto che finisse il proprio collega di minoranza e poi avrebbe potuto fare il suo intervento, o quanto meno avrebbe potuto prenotarsi. Il presidente del consiglio comunale quando passa in fase di votazione non può più consentire una discussione nel merito.
supporter:
scrivi solo cazzate…
grazie comunque per esser passato