Ieri consiglio comunale come sempre turbolento in San Felice a Cancello. Momenti di tensione tra maggioranza e opposizione si è avuto, come era ovvio sui debiti fuori bilancio, qualcosa come oltre 200 debiti da riconoscere per contenziosi passati in giudicato alle volte pure di venti o trent’anni fa.2016-08-03 19.25.45

E’ Antonio De Lucia, come sempre attento, che solleva un problema tecnico: i consiglieri hanno un elenco dei debiti e creditori ma non hanno alcun modo per determinare se esiste una incompatibilità tra costoro e i consiglieri. Il segretario comunale Rozza deve per forza di cosa constatare che l’elenco è incompleto. C’è bisogno dei faldoni con tutte le cartelle, ma l’ufficio contenzioso, ove sono custodite è chiuso a chiave. Siamo all’impasse. Il sindaco Pasquale De Lucia visibilmente scocciato dalla cosa, come una furia si avventa verso la porta dell’ufficio contenzioso sferrando un calcio per aprirla e chiedendo alla forza pubblica di sfondarla assumendosene la responsabilità del gesto, fortunatamente usciranno fuori le chiavi e l’integrità dell’ufficio sarà salva.

Per la cronaca i debiti verranno tutti votati in blocco tranne quattro per incompatibilità dei consiglieri di maggioranza, anzi in un caso pure del presidente del consiglio Frasca che temporaneamente abbandonerà  l’aula che verrà presieduta da Clemente De Lucia in quanto vicepresidente. Ovviamente il voto sarà favorevole, contraria la minoranza, nonostante Giovanni Ferrara avesse plaudito al fatto che finalmente venivano portati in consiglio debiti antichi e segnando questo come una vittoria della minoranza, salvo poi votare contro. Il sindaco De Lucia non si è lasciato scappare l’ironia della cosa, tenendo anche a ricordare come tali debiti appunto vecchi, mai sono stati portati in consiglio nemmeno dall’amministrazione decaduta -come l’ha definita il sindaco- di cui faceva parte come consigliere di maggioranza lo stesso Ferrara.

Altro elemento di tensione è stato nel momento in cui si è discusso sull’assestamento di bilancio, Giovanni Ferrara senza mezzi termini ha paventato lo spettro del dissesto Pasquale De Lucia si è letteralmente scagliato contro i dirigenti comunali: “Mi assumo la responsabilità di ciò che dico, in questi giorni io mi sono sentito boicottato dalla macchina amministrativa di questo comune, che è totalmente assente stasera … qui bisogna capire che una cosa è la responsabilità politica altro quella gestionale. Io mi sono sentito oggetto di agguato …”

Effettivamente non possiamo dare torto al sindaco sarebbe il caso che nei consigli comunali per le materie di propria competenza i dirigenti siano presenti, anche perché essendo argomentazioni tecniche e magari essendo provvedimenti che sono esclusivamente di carattere tecnico e non politico, solo il tecnico può dare le dovute risposte e chiarimenti.

Un passaggio interessante è stata l’approvazione della mozione del sindaco De Lucia sulla lotta all’evasione della bolletta dell’acqua almeno. Il De Lucia dell’opposizione ha fatto rilevare che se esiste il danno erariale allora bisogna pure avere il coraggio di denunciare e capire chi ha provocato il danno, perché se i giudici annullano le bollette è perché c’è un problema a monte. Il sindaco stesso si è lamentato del fatto che è assurdo che 2000 famiglie non paghino l’acqua che è la meno cara e la più buona della zona e che in quelle famiglie c’è di tutto, dai dipendenti pubblici agli imprenditori che potrebbero facilmente pagare.

La mozione passerà con i voti favorevoli dell’opposizione non l’assestamento.

Gli altri punti invece passeranno tutti con l’unanimità o quasi.


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