Empoli, Spezia e ora Juventus è evidente che il Napoli ha difficoltà a far giuoco contro squadre che non fanno gioco ma catenaccio affidandosi a qualche giocatore con particolare estro tipo Chiesa. Ieri questo è stato Juve-Napoli almeno fino ai cambi.

La Juventus poteva sfruttare la panchina, il Ciuccio ha dovuto tener duro centellinando i cambi, causa covid, anche se uno Zaniolo al 91′ che entra su calcio d’angolo avversario è stato alquanto ridicolo. Come un Petagna che entra a 3 minuti dalla fine del tempo regolamentare. Anche perché sono situazioni che non aiutano la squadra in campo a riprendere fiato e nemmeno l’autostima dei giocatori che entrano.

Sia chiaro in questo blog non si vuole offendere nessuno, il blasone della Juventus parla da sé, ma ieri sera si è vista una squadra che aveva un minimo di tattica. e un’altra che aveva l’idea a dare palla a Chiesa o Quadraro e sperare che succedesse qualcosa, motivo per cui nel titolo abbiamo definito la Juve “piccola”. Ovviamente per il Napoli si dirà, ancora non leggiamo i giornali, di gran cuore, perché i Napoli calcio soffre di questo stereotipo: non gioca mai per gli addetti ai lavori con buona tattica, strategia, visione di gioco, conoscenza dell’avversario … Noooooo, sempre con il cuore.

LE PAGELLE DEL PUNGIGLIONE:

Ospina 5.5: Abbiamo un problema portiere. Reattività zero, riesce a subire gol con un pallone smorzato che va verso la porta in slowmotion. Poi ogni partita devono intervenire i sanitari per qualche cosa, ieri è stato capace di “infortunarsi” distendendosi a mo di rappresentanza su un tiro abboandantemente fuori! Una porcellana di Capodimonte, ed è pure brutta da vedere.
Di Lorenzo 6: non è facile contenere un mostro come Chiesa, seppur con difficoltà ci riesce, ovviamente il buon lavoro difensivo lo costringe a essere guardingo e non spingere in avanti.
Rrahamani 6.5: è oramai una sicurezza, domina la propria area di competenza.
Jesus 6: ancora deve ben amalgamarsi con i compagni di reparto, ma comunque fa una discreta gara.
Ghoulam 7: doveva essere quello con più difficoltà della squadra e invece è quello dei bei tempi, che corre, crossa, magari non difende benissimo, ma si propone in avanti e crea preoccupazione negli avversari.
Demme 6.5: sembra essere tornato quello dei bei tempi.
Lobotka 7: la crescita esponenziale di questo giocatore è impressionante, ogni partita è sempre sicuro di sé e ieri scopriamo che può giocare assieme a Demme completandosi e non ostacolandosi.
Politano 6: bello l’assist difendendo il pallone e avendo lucidità necessaria, corre tanto, ma non sempre con profitto.
Zielinski 5.5: partita molto anonima si segnala per un tiro forte ma centrale.
Insigne 6.5: gioca cercando di dare il meglio anche con impropabili tiri dalla distanza il meglio lo dà in fase di copertura
Mertens 6.5: gran gol il suo, però la sua partita finisce lì complice pure una botta alla caviglia, stringe i denti per tutta la gara.

NOTA STATISTICA: Napoli nelle ultime 5 gare da zona retrocessione con soli 4 punti frutto di una vittoria e un pareggio e tre sconfitte. Ospina con le 68 presenze in A con il Napoli raggiunge Bandoni anche se il secondo aveva subito 49 gol contro i 63 del colombiano e aveva lasciato la sua porta senza subire reti ben 36 volte contro le 27 di Ospina.