Considerazioni personali sulla settimana suessolana dal 17 al 23 Novembre.

Arienzo e Santa Maria a Vico: tiene sempre banco il problema TARI, sembrava ci fosse uno spiraglio per i commercianti arienzani quando è stata diffusa, anche con troppa facilità dai mezzi di informazione, la notizia che il comune di Arienzo aveva commesso degli errori nel calcolo della TARI, ma Gennaro Battisegola, presidente del consiglio comunale, ha seccamente smentito questa notizia priva di fondamento, quindi errori non ce ne sono, le tariffe sono quelle. Sorprendentemente è sorta una querelle tra il sindaco di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli, e il sindaco di Arienzo e Davide Guida, e questi con il sen.Vincenzo D’Anna. Non è ben chiaro del perché e percome i due santamariani siano voluti intervenire nelle faccende arienzane, è pur vero che i due sponsorizzavano i candidati che poi hanno perso alle ultime comunali. Piscitelli ha definito in pratica Guida come un presuntuoso, e dimostrando attraverso un manifesto fatto affiggere in territorio arienzano, quando lui da sindaco di Santa Maria a Vico è stato bravo a tenere le tariffe più basse che ad Arienzo. Il senatore D’Anna ha definito guida “truccato”, un bluff insomma, e rammaricandosi per il fatto che i cittadini di Arienzo abbiano scelto il primo cittadino sbagliato su 3 in lizza, e soprattutto abbiano scelto “quello sponsorizzato da Pasquale De Lucia”.

La risposta di Davide Guida non si è fatta attendere: “Caro senatore, i cittadini hanno capito bene chi sono i reali colpevoli del problema TARI e parecchi di loro erano sui palchi dei 2 candidati da lei supportati. A proposito la prossima volta provi con 3 visto che 2 non sono bastati!”

Quello che a noi non è chiaro in tutta la vicenda TARI ad Arienzo è il comportamento delle opposizioni, gridare allo scandalo va bene in una prima fase, ma poi ci vogliono le proposte, quali sarebbero le tariffe da applicare secondo Arienzo 2014 e Arienzo Bene Comune? Perché non hanno presentato un piano tariffario alternativo in consiglio comunale?

Riteniamo fuorviante questa differenza delle tariffe TARI tra Santa Maria a Vico e Arienzo, quando i criteri di calcolo tengono conto di tantissime variabili, più corretto invece fare un raffronto tra comuni con almeno simile numero di abitanti e simile costo di gestione. In quanto se si guarda solo alle tariffe per le utenze domestiche allora il sindaco di Teverola (13.750 ab. Circa Costo tari: 2 milioni circa) dovrebbe affiggere manifesti a Santa Maria a Vico (14.210 ab. Circa costo tari: 2200 mila circa) e scrivere: utenze domestiche 1 comp x 100mq: 183,55€ (256€ smav), 2comp.: 247,17 € (330,52€ smav), 3comp.: 288,92 (377€ smav), 4 comp: 367,41€ (433,86€ smav)! Non facciamo un raffronto con le utenze non domestiche che sarebbe ingeneroso.

Per Arienzo il confronto va fatto semmai con Pignataro Maggiore, stesso numero di abitanti (1000 circa di differenza in più per Pignataro), e con un costo del servizio simile ad Arienzo: 970 mila circa, Pignataro Maggiore 1 milione circa. Analizziamo le utenze domestiche fino a 4 componenti x 100mq: Arienzo (come ripreso dal manifesto, con cifre arrotondate): 1 comp: 323; 2comp.: 395; 3comp.: 306; 4 comp.:328. Pignataro Maggiore invece: 1 comp.: 315; 2 comp.: 432; 3 comp.: 489; 4 comp.: 543 (cifre arrotondate). Per le utenze non domestiche è praticamente impossibile fare un confronto in quanto vi sono altre variabili da tener conto ad esempio Arienzo per le utenze non domestiche ha 20 voci, Pignataro ne ha ben 30!

Santa Maria a Vico: settimana che vede protagonisti il Movimento 5 Stelle, da un lato da un punto di vista elettorale è tutto un fiorire di complimenti tra i 5 stelle e Forza Italia in particolar modo tra Pasquale Crisci ed Elio de Lucia, forse verso un accordo politico-elettorale. Da un punto di vista più amministrativo, il Movimento 5 Stelle ha protocollato un progetto che riguarda il decoro urbano, cui l’amministrazione si è resa disponibile ad approvarlo in tempi brevi. Non si sono certo fermati e domenica nuova raccolta firme per chiedere al sindaco un inasprimento delle pene nei confronti dei clandestini e abusivi che, a detta loro, circondano gli automobilisti ai semafori imponendo loro acquisti di accendini e profumi. Il guaio che la materia penale è di competenza statale, ma di certo il sindaco potrebbe ben far rispettare la legge anche se non è ben chiaro quale sia il reato che si possa contestare, al massimo quello di clandestinità, ma andrebbe accertato. Non ci risulta che i carabinieri o polizia municipale abbiano avuto denunce di automobilisti costretti all’acquisto forzoso di materiale. La cosa curiosa è che a Santa Maria a Vico nell’ultimo mese vi sono stati: auto date alle fiamme, arresti per estorsioni, spaccio di stupefacenti, minacce a imprenditori e commercianti locali da “paesani” o italiani in generale,  ma per i 5 stelle la criminalità è ai semafori.