ARIENZO BILANCIO DI PREVISIONE 2023/25: IL PARERE DEL REVISORE MANCANTE
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 4 Maggio 2023
Distratti dalla corsa scudetto, sperando stasera di chiudere la questione, distratti dall’Eurovision imminente, distratti dalle elezioni sanfeliciane, seppur certi che si andrà al ballottaggio per cui ci stiamo concentrando un po’ di meno in questa fase … Non abbiamo certo dimenticato il lacunoso bilancio di previsione arienzano.
Come dicemmo tempo addietro, tra i problemi riscontrati al bilancio vi era la mancanza del parere del revisore dei conti, elemento non necessario per la discussione in aula del provvedimento, ma, secondo noi, necessario per esprimere un voto. In consiglio da quel che sappiamo si è votato senza conoscere tale parere.
Cosa dice il revisore? Noi pubblicheremo uno stralcio di ciò che è scritto nella relazione senza commento, in quanto ci sembra chiaro. Pubblicheremo a piè pagina il documento in modo che tutti ne possano prendere visione.
Si parte subito così:
- l’Ente è in disavanzo.
- l’Ente non è in piano di riequilibrio.
- l’Ente non è in dissesto finanziario.
Una buona notizia però ci sta: L’Organo di revisione ha verificato, sulla base degli appositi parametri, che l’Ente non risulta
strutturalmente deficitario.
Seguito poi da una non buona notizia: L’Organo di revisione ha verificato che l’ente non ha applicato al bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023, l’avanzo presunto di amministrazione relativo alla quota del primo bimestre 2023 dei contratti di servizio continuativi sottoscritti nel 2022 che fanno riferimento a maggiori spese da inserire nella certificazione COVID-2019 per il 2022.
Inoltre, L’Organo di revisione ha verificato che l’Ente non è intervenuto per adeguare le risultanze del rendiconto agli esiti della Certificazione COVID 2022, riferita all’esercizio 2021.
Riguardo al disavanzo il revisore dei conti ricorda che al 01.01.2021 era di 12.018.503,24€ che poi in tutto il 2021 si è ripianato una parte arrivando a 10.190.809,63€. In una tabella il revisore prende atto del piano di rientro dell’amministrazione che in tre anni dovrebbe riuscire a limare il disavanzo di altri 2.262.743,91€.
Ma il problema grosso sta nel Fondo Pluriennale Vincolato:
Al fine di garantire il migliore utilizzo delle risorse finanziarie destinate a spese di investimento nella costituzione del FPV al 1° gennaio 2023, l’Organo di revisione ha verificato che non è stato costituito FPV in fase di previsione così come prevede il Principio contabile applicato della contabilità finanziaria, avuto riguardo in particolare ai punti 5.4.8 (spese di progettazione) e 5.4.9 (spese non ancora impegnate per appalti pubblici di lavori).
L’Organo di revisione invita l’Ente ad effettuare la re-imputazione degli impegni di spesa e che la stessa sia correlata con la costituzione del FPV da iscrivere in entrata nel bilancio di previsione 2023-2025, nonché con gli impegni pluriennali, al fine di:
● verificare la corretta elaborazione e gestione dei cronoprogrammi
● evidenziare i ritardi nella realizzazione delle spese di investimento per mancata osservanza del cronoprogramma
Le fonti di finanziamento del Fondo pluriennale vincolato iscritto nella parte entrata del bilancio per l’esercizio 2023 non sono presenti in quanto non ancora costituite.
Si rammenta l’importanza della costituzione del FPV sin dal bilancio di previsione senza attendere
il riaccertamento dei residui così come raccomandato dalla Corte dei Conti.
Il Revisore invita l’amministrazione ad approvare le tariffe Tari come previsto dal bilancio di previsione passando da 992.819,00€ a 1.008.678,00€.
Per quanto riguarda l’evasione fiscale il revisore ha ritenuto congruo il fondo crediti dubbia esigibilità per quanto riguarda il recupero TASI, ma non congruo per quanto riguarda il recupero IMU.
Poi sembra che per quanto riguarda una voce del bilancio l’ente non abbia previsto, e avrebbe dovuto, il fondo di riserva di cassa. Ha però previsto per la stessa voce il fondo crediti di dubbia esigibilità che però non risulta congruo.
Il revisore riguarda alle previsioni di cassa fa una analisi alquanto preoccupante della situazione:
L’andamento dell’incasso dei tributi comunali, appaiono ancora sopravvalutate rispetto all’andamento storico degli incassi. Pertanto il revisore invita a continuare ed amplificare lo sforzo nell’attività di recupero. Si invita inoltre ad effettuare un costante controllo dell’andamento della spesa adottando ogni utile azione al fine della sua razionalizzazione.
Le previsioni di cassa dovranno essere verificate in sede di salvaguardia degli equilibri in particolare per i seguenti incassi e pagamenti.
Particolare attenzione deve essere posta prima di effettuare le spese di attendere il realizzarsi delle entrate soprattutto di quelle tributarie ed extratributarie. Occorre che l’ente proceda ad accelerare le attività di riscossione, in particolare della TARI e dei canoni idrici.
Inoltre dovrà essere attentamente monitorato il FCDE durante tutta la gestione e valutare la sua adeguatezza in
fase di salvaguardia ed assestamento.
Il Revisore Unico ha preso atto che l’ente ha adottato una apposita delibera per gli obblighi di accantonamento al FGDC. Si invita l’Ente a ridurre lo stock di debito ed a velocizzare i tempi di pagamento. Si raccomanda di utilizzare apposite misure organizzative.
Il parere del revisore è chiaramente favorevole, ma subordinato a tutte le questioni sollevate che vanno risolte.
Noi attendiamo adesso che l’opposizione dica qualcosa in merito alla luce di questo parere e magari anche la maggioranza.