Prossimo consiglio comunale alle porte che si prevede lungo ed estenuante se non fosse per i 12 punti all’ordine del giorno, ma l’ultimo contiene almeno una decina di interrogazioni, quindi in verità sono oltre venti i punti che si discuteranno.
Facciamo notare come però quest’ordine del giorno sia contrario all’art 14 del regolamento che al comma 4 stabilisce: “Le interrogazione, le interpellanze e le mozioni sono discusse all’inizio di ciascuna seduta consiliare o in sedute distinte da quelle destinate alla trattazione degli argomenti di natura amministrativa e di bilancio o argomenti ad esso connessi”. Invece in questo caso, verranno discusse per ultimo.
Altro caso, sembra che le interrogazioni saranno 12 o forse 13, e questo violerebbe, ancora, il regolamento che all’art 16 comma 7 stabilisce: “Ciascun gruppo consiliare può presentare al massimo due interrogazioni per ogni consiglio comunale”.
Visto che saremo inondati di interrogazioni, qualcuna la vogliamo fare pure noi:
ci rivolgiamo al presidente del consiglio comunale Nuzzo, sto regolamento lo rispettiamo, lo modifichiamo per farlo rispettare, o lo mettiamo in pattumiera?
Ora Le opposizioni: sanno che è previsto il Question Time? L’art 16bis lo prevede una volta al mese, il giovedì della prima settimana alle 12:00.
Ci pare che le opposizioni abusino di questo strumento, come se avessero a disposizione solo questo. In verità un consigliere di opposizione ha enormi strumenti per poter incidere sulla vita amministrativa di un comune. Non certo con queste Interrogazioni che sono solo logoranti e spesso lasciano il tempo che trovano, ma il consigliere di opposizione può utilizzare lo strumento della “proposta di deliberazione”, ma sembra che manco lo si conosce questo strumento. Per non parlare della possibilità di presentare emendamenti.
Lo statuto di Santa Maria a Vico prevede all’art.65 lo strumento del Referendum che può essere consultivo, propositivo e abrogativo. Cioè forse non è chiaro? Quale incredibile strumento per le opposizioni che pensano di intercettare i voleri i desideri della popolazione, con questo straordinario strumento. Ma lo si conosce? Ne dubitiamo, non ce ne vogliano, ma al massimo abbiamo visto solo delle raccolte firma.
Ancora, i consiglieri di opposizione hanno una fondamentale funzione di controllo degli atti che vengono emanati; secondo alcuni commentatori, e noi siamo tra questi, esiste in capo agli amministratori una responsabilità giuridica per gli atti emanati non validi o illegittimi che danneggiano terzi, ma anche le opposizioni possono essere “cor-ree”, per la mancanza appunto di un controllo degli atti necessario, funzione che deve essere svolta nell’interesse della comunità, in quanto l’assenza di controllo porta gli atti a essere “dannosi” verso terzi. Il massimo che fa l’opposizione, è inviare gli atti di natura economica al vaglio della Corte dei Conti, ma senza una vera e propria motivazione, lo si fa spesso per ripicca e un po’ per dare fastidio, ma esistono pure altri giudici e altri tipi di controllo.
Per finire consigliamo a tutti i consigliere di opposizione e anche a quelli di maggioranza, un domani chissà prossimi nella minoranza, un libro molto interessante, non costa molto: “Manuale di un consigliere di opposizione, come sfidare la maggioranza” di Franco Brugnola