Non molto tempo fa per un nostro articolo su questo blog, abbiamo 12311257_10206509144899846_6768359401835236271_nutilizzato del materiale amministrativo che Raffaele Iglio raccoglie dall’albo pretorio e mette a disposizione di tutti, un “lavoro” davvero importante. Orbene proprio Iglio ieri su Facebook ha reso noto che per ben quattro volte (03/09/2015; 05/10/2015; 05/11/2015 e l’ultimo 10/12/2015) che mancano le pubblicazioni delle determinazioni dei dirigenti del comune che, sempre secondo Iglio, dovevano essere pubblicate entro il 1° Luglio.

Tale doglianza viene rivolta al segretario Verdicchio in quanto anche responsabile della trasparenza e per conoscenza al sindaco Pirozzi e all’assessore di competenza Biondo.

Il fatto e che sono davvero tante, almeno 30, se non abbiamo contato male, che in pratica riguardano tutti i settori, si va dal “contenzioso”, ai “lavori pubblici”, “manutenzione”, “polizia municipale”, “urbanistica”, “demografici e rifiuti”, “ambito c2” e “commercio”, “pubblica istruzione”, “servizi sociali”.

Iglio paventa anche in caso di mancato inadempimento di una segnalazione all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC).

Possiamo solo dire che una soluzione va trovata in quanto facciamo nostro lo scritto che può leggersi sul sito funzionepubblica.gov:

“La partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea. Alcune azioni dell’Unione, quali la “Cartaeuropea dei diritti dell’uomo nella città ” (2000) e l’Agenda della conferenza di Fuerteventura, “Sviluppo della cittadinanza democratica e di una leadership responsabile a livello locale” (2002), sostengono la partecipazione diretta dei cittadini e la massima trasparenza nelle comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini.

Uno degli obiettivi fondamentali è trasformare, attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le relazioni interne ed esterne del settore pubblico, con il fine di migliorare l’erogazione dei servizi e la partecipazione della società civile alla vita democratica. L’impiego delle tecnologie costituisce lo strumento principale per il mutamento delle relazioni fra soggetti, che richiede un rilevante cambiamento culturale, in particolare per i soggetti pubblici, i quali sono tenuti a rendere conoscibili e fruibili i dati in loro possesso, garantendone la qualità e l’aggiornamento.”

Ecco questa magari può essere lo spunto per una interrogazione.