Impegnati nelle vicende e considerazioni del rimpasto in giunta, se vogliamo chiamarlo, così abbiamo trascurato altre situazioni che meritano interesse.
Sempre restando a Santa Maria a Vico abbiamo la delibera di giunta con cui si sono decisi i costi della mensa scolastica e anche delle possibili esenzioni.
Delibera che secondo noi va nella giusta direzione nel prevedere delle esenzioni anche se avremmo preferito più coraggio.
Diciamo che in un mondo migliore tutte le scuole hanno la mensa. La quale dovrebbe essere completamente gratuita per gli utenti e dovrebbe iniziare nello stesso tempo in cui inizia la scuola.
Invece, quest’anno funzionerà a Santa Maria a Vico in questo modo: la ditta si è aggiudicata la gara per il prezzo a 2,98€ +iva per pasto. Il comune interviene di suo e quindi il prezzo finale risulta essere di 41,00€ per 25 tagliandi con costo di 1,65€ a pasto.
Passiamo alle esenzioni. Ebbene chi è residente in Santa Maria a Vico e ha un ISEE di meno di 2.000€ annui può aspirare a ricevere esenzioni.
Non sappiamo quanti siano gli aspiranti esentati dal pagamento della mensa.
Ci pare giusto avere un criterio economico per le esenzioni sebbene l’ISEE a 2.000€ ci pare alquanto riduttivo, ma senza avere un dato statistico rimaniamo nel campo delle ipotesi.
Tra l’altro se si utilizza lo scaglione economico per le esenzioni non si capisce per quale motivo non si faccia un costo della mensa in base all’ISEE in modo che chi ha di più paga di più insomma in maniera proporzionata alle proprie sostanze.
Certo sarebbe stato il caso prevedere una esenzione o sgravio per le famiglie cha hanno più figli in età scolare nell’usufruire della mensa scolastica.
Stesso discorso lo facciamo per i nuclei monogenitoriali.
Prima o poi ci arriveremo, ma al momento siamo a metà di quello che dovrebbe fare un comune.
Poi si dovrebbe parlare anche di scuolabus comunale ma queste sono cose che appartengono a comuni civili e avanzati.