maurizio-masielloVisto che abbiamo commentato a suo tempo il manifesto delle opposizione sull’affaire Masiello, ci pare giusto e corretto commentare anche la risposta che lo stesso ha dato affidate a organi di stampa. Tale risposta La spezzettiamo in paragrafi per una questione di comodità. In corsivo il testo di Masiello in caratteri “normali” la nostra considerazione.

Partiamo:

“Cari amici, gentili concittadini, dopo giorni di attacchi mediatici e pubblicazione di articoli su giornali a tiratura rionale, considerato l’uso di materiale personale e il coinvolgimento di persone a me care, mi preme chiarire a voi soltanto la verità dei fatti di cui sono perseguitato.

Allora se si inizia con cari amici ... non è chiaro perché poi si invia tale missiva non ai concittadini ma ai giornali, che magari potrebbero pure offendersi per il “tiratura rionale” -i giornalisti so permalosi- poi se si va a rispondere … sarà pure rionale, pure condominiale ma evidentemente ha “colpito” quantomeno l’orgoglio. Perseguitato è una parola un po’ grossa alla fine un manifesto e qualche articolo su un giornale a tiratura rionale non dovrebbero comportare un tale stato.

La carica consiliare, ottenuta circa un anno e mezzo fa ,non costituisce impedimento né incompatibilità per l’accesso ai bandi pubblici di miei familiari, sia di carattere nazionale, come quello del servizio civile, che a carattere locale.

Assolutamente ineccepibile! Ma nessuno ha messo in dubbio questo o ha avanzato delle accuse in merito. Però certo meglio mettere i punti sulle i.

A ciò aggiungo che la partecipazione di miei congiunti al bando del servizio civile nazionale è frutto di autonoma ed insindacabile decisione alla quale è seguito il superamento di prove selettive a cui mia moglie, insieme ad altri concorrenti, si è sottoposta nei giorni fissati dall’ente incaricato della selezione che, lo ricordo, nulla a che vedere con il Comune di Santa Maria a Vico. La partecipazione alle prove preselettive, oltre ad essere certificata dall’ente, incaricato dallo Stato, è testimoniata da tutti gli altri concorrenti presenti.

Che sia frutto di un autonoma decisione è fuor di dubbio, che sia insindacabile un po’ meno. Masiello è un personaggio pubblico e ancor di più un politico eletto, tutto ciò che fa e dice è sindacabile. Tale decisione della moglie di partecipare ad un bando di selezione per il servizio civile è sindacabile per ragioni non di legittimità o legalità o ragioni economiche, ma di opportunità politica. Non è vero che il comune di Santa Maria a Vico è estraneo al servizio civile, lo è -o dovrebbe- nella selezione, ma non nel risultato, in quanto gli idonei selezionati svolgeranno il servizio presso il comune. La domanda insomma a cui bisogna dar risposta è: E’ politicamente opportuno che la moglie di un consigliere di maggioranza svolga il servizio civile nello stesso comune ove il marito svolge la sua funzione politica? Secondo noi no. Se il Servizio Civile fosse stato superato per un qualsiasi altro comune nulla questio. Il problema è tutto qui.

Alcuna irregolarità , incompatibilità , illeceità è riconducibile al sottoscritto, alla mia consorte o ad altri membri dell’amministrazione di cui mi onoro di far parte: gli atti parlano chiaro !!!

Noi su questo non sindachiamo, come detto non è questo che mettiamo in discussione.

Ritornando per un attimo agli untori di manzoniana memoria, seguiti soltanto da pochi appassionati di telenovelas di terzo ordine o di fantascienza di provincia, utile soltanto a far leggere alcuni giornaletti, è bene chiarire che sarebbe buon costume di ogni persona che, senza titoli né meriti, si erge al di sopra degli altri a ruolo di moralizzatore, verificare la propria integrità personale e familiare e per quei pochi che fingono di fare o capire di politica, verificare cosa hanno prodotto nell’interesse della collettività nei rari momenti in cui hanno rivestito la mia stessa carica, periodi nei quali i cittadini di Santa Maria a Vico annoverano danni incalcolabili e nessun vantaggio alla cittadina.

La cronaca, a volte anche nera, che ha coinvolto tali moralisti / politicanti, o alcuni loro diretti parenti, nel corso degli anni avrebbe suggerito di zittire ogni fantasiosa ed infondata denigrazione delle persone, organizzata per colpire, probabilmente, le istituzioni alle quali non hanno avuto accesso, grazie alla giusta valutazione degli elettori.

Questo è un attacco che fa a non sappiamo o chi – o forse sì -che onestamente non ci appassiona, cose loro.

Al fine di difendere l’onorabilità del sottoscritto e della mia famiglia, che non permetterò mai a nessuno di offendere, ho dato mandato al mio legale di querelare  organi di stampa e a tutti coloro che, nascondendosi dietro bugie e calunnie, hanno intaccato l’integrità della mia famiglia con illazioni e comportamenti beceri e disgustosi che non rispondono ,assolutamente, alla realtà.”

Sì scontata questa ultima parte, che termina la risposta, ma sarebbe stato meglio, se proprio si voleva rispondere, entrare nel merito a questo punto. Ci spieghiamo. Cosa viene contestato dalle opposizioni e dai giornali di “fantascienza provinciale”?

  1. L’amministrazione comunale ha favorito in qualche modo la selezione della moglie del consigliere.
  2. Se il punto 1 è il do l’ut des è per il consigliere di maggioranza il non richiedere la carica di assessore.
  3. C’è chi ha analizzato addirittura gli spostamenti della coppia durante il viaggio di nozze che quindi -secondo costoro- sarebbe stata impossibilitata a rientrare in tempo per far sì che la moglie del consigliere partecipasse al concorso.

Per quel che abbiamo capito noi ovviamente.

Questi sono i punti a cui non è stata data una sufficiente risposta ai cari amici e gentili concittadini. Attenzione noi non stiamo accusando nessuno, abbiamo già detto -repetita juvant- che l’unica contestazione che muoviamo sulla vicenda è di natura politica e non giuridica. Ma se una risposta è stata concepita doveva e poteva essere meglio articolata presentando carte e documenti per esempio. Su tale evidenza dei fatti le opposizioni avrebbero fatto una brutta figura, così invece abbiamo avuto l’impressione che si sia risposto per non rispondere.

Questa vicenda  non pensiamo finisca qua. Siamo curiosi di leggere, la diamo per scontata, la sicura interrogazione consiliare.


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al P.co De Lucia in Santa Maria a Vico (CE)

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