Fa piacere sapere che l’amministrazione comunale di Santa Maria a Vico apprezza l’arte. Non a chiacchiere o concedendo dei patrocini a mostre varie, i patrocini non si negano a nessuno, ma con atti concreti come ad esempio l’acquisto di quadri.

Per la precisione l’amministrazione comunale ha intenzione di acquistare un quadro di Giuseppe Rava “La battaglia di Cadesh”. Costo: 5.000€.

Rava è un pittore molto apprezzato in Italia e pure all’estero, si può dire sia specializzato in “pittura militare” e cioè quello di illustrare scene di guerra, avvenimenti storici, con una minuzia di particolari storicamente precisi, come le divise, ma quello che forse colpisce di più della sua arte, almeno a noi, è l’espressione dei personaggi dipinti incredibilmente realistiche.

Quello che non capiamo è il perché si sia scelto proprio quel quadro in particolare. La battaglia di Kadesh o Qades, è la prima volta che leggiamo Cadesh, fu una battaglia enorme comabattuta tra gli egiziani e gli ittiti nel 1275 a.C.

Tra l’altro una delle prime battaglie minuziasamente raccontate. Giusto per la cronaca, gli egiziani volevano espandersi verso nord e prendere il territorio che oggi corrisponde alla Siria, ricca di rame, ma questo significava scontrarsi contro il popolo Ittita. Due enormi eserciti si scontrarono nei pressi della fortezza di Kadesh. In una prima fase con gli egiziani in diffioltà quasi prossimi alla capitolazione, ma lo stesso farone Ramses II si mise su un cocchio e con una furia mista a disperazione ribaltò le sorti della battaglia. Dovrebbe essere questo il tema del quadro acquistato. Gli storici parlano, ancora oggi in maggioranza di vittoria egiziana, ma ci sono degli storici, e noi nel nostro piccolo appoggiamo questa ipotesi, che parlano di una sorta di pareggio. Infatti da quella battaglia non vi fu nessun sostanziale mutamento di confini o di rapporti tra le due superpotenze dell’epoca. Anzi dopo quell’evento si arrivò a una duratura pace e amicizia tra i due popoli.

Si poteva magari comprare qualche opera dello stesso autore più prossima alla storia della città. Un dipinto inerente le guerre sannitiche, oppure il periodo aragonese, il periodo murattinao o dei borboni, sull’Unità d’Italia. Oppure perché no, un’opera sul milite ignoto cui ricorre il centenario o sulla prima guerra mondiale in generale. Ovviamente stiamo dando per scontato che questi dipinti esistano e siano disponibili.

Comunque ben venga questa sensibilità artistica che non può che far bene. Forse l’unica vera critica che ci sentiamo muovere all’amministrazione comunale è sulla tempistica. Avremmo preferito si attendesse la fine dell’emergenza pandemica. So sempre 5.000€ e proprio qualche giorno fa è stato indetto il bando per l’erogazione di un contributo economico alle famiglie in difficoltà.