SMAV: A NAPOLI GRANDE SUCCESSO PER IL CORTEO STORICO ARAGONESE
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 5 Ottobre 2015
Gran Giostra dei Sedili a Napoli nel giorno 3 e 4 Ottobre 2015 un evento che ha visto la partecipazione di una rappresentanza del Corteo Storico di Santa Maria a Vico, al seguito anche il superiore dei Padri Oblati Angelo Daddio omi ogli assessori Anna Cioffi e Michele Nuzzo e la consigliera Lidia Pascarella, ovviamente le docenti che oramai da decenni sono riuscite nell’impresa di creare un corteo storico di un certo prestigio. E’ bisogna pur dirlo, non per campanilismo, ma davvero i migliori figuranti, con gli abiti più belli e indossati con un certo portamento erano proprio quelli di Santa Maria. Non è un caso infatti come abbiamo già rilevato che ormai in quasi tutte le guide di turismo religioso viene indicato Santa Maria a Vico da visitare il giorno 14 Agosto.
Tanto sono stati apprezzati i santamariani che subito si sono avvicinati curiosi per avere una foto ricordo, molti i turisti ovviamente, ma tra gli estimatori il giornalista Rai Rino Genovese che ha dedicato un servizio citando proprio Santa Maria e gli abiti di straordinaria fattura; ma anche molte le foto con la splendida madrina l’attrice Ilenia Incoglia; una cosa un po’ curiosa grande simpatia ha ricevuto la delegazione del corteo da un discendente degli Aragona, tal Vincenzo de Vera D’Aragona che ha voluto sfilare mettendosi alla testa del corteo con il vessillo aragonese e promettendo di esserci per il prossimo anno a Santa Mari a Vico per la rappresentazione storica.
Questo evento è stato organizzato dai “Cavalieri dell’Aquila Bianca” che hanno come scopo quello di promuovere la scherma e l’equitazione medievale. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del comune di Napoli ed il sostegno dell’assessorato di turismo e cultura. Oltre a Santa Maria a Vico erano pure presenti gli sbandieratori di Marino Marzano di Sessa Aurunca, il gruppo di danza storica da Salerno il “contrapasso”, l’associazione i sedili di napoli, il coro Giubileo di Napoli diretto da Filomena Scala, della Compagnia dei tre Leoni di Napoli.
Ma cos’erano i sedili di napoli?
Erano delle istituzioni cittadine, create per volere di Carlo I d’Angiò, che gestivano delle particolari attribuzioni amministrative, giuridiche e politiche, i membri venivano eletti, erano sette: Capuana, Montagna, Forcella (che fu in seguito accorpato a Montagna), Nilo, Porto, Portanuova e del Popolo, quest’ultimo era in rappresentanza della città non aristocratica, ma da intendersi quello borghese, quindi la stragrande maggioranza, non aveva alcun potere particolare, poteva solo presentare le lagnanze del popolo e fu soppresso in pratica subito già nel XV sec. da Alfonso D’Aragona detto il magnanimo, che ne distrusse la sede, ma fu ripristinato da Carlo VIII e ottenne stessa dignità degli altri con Federico D’Aragona alla fine del ‘400. Questi sedili Ebbero sempre più una certa influenza nella gestione dell’amministrazione della città fino ad arrivare a custodire il tesoro di San Gennaro. C’è pure da dire che la scintilla che portò alla rivoluzione di Masaniello scoppiò proprio tra i sedili e sempre i sedili agevolarono l’ascesa della repubblica partenopea tant’è che Ferdinando IV di Borbone nel 1800 ne decretò l’abolizione, ovviamente ormai in una monarchia assoluta mal si tollerava qualsiasi espressione di democrazia. Infatti ci ha fatto molto sorridere leggere e ascoltare persone che a questa bella manifestazione decantavano la grandezza delle Due Sicilie ovviamente se qualcuno si prendesse la briga di leggere un libro serio di storia avrebbe saputo che i Sedili e le Due Sicilie non vanno assieme (i primi aboliti nell’800 e il Regno delle Due Sicilie nato nel 1815) e addirittura soppressi da un sovrano borbonico.
Ciò non toglie che l’iniziativa ha avuto un bel successo, e cosa più importante Santa Maria a Vico ha vissuto un importante momento dal punto di vista turistico e culturale.
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