Curiosa situazione per l’ospedale di San Felice a Cancello, da un lato il sindaco di San Felice, Pasquale De Lucia che annuncia dei lavori per l’ala vecchia dell’ospedale che ospiterà una struttura di alta specializzazione e con dieci posti letto per malati oncologici. I lavori si prevede finiranno entro la fine dell’anno. Dall’altro Alfonso Piscitelli neo consigliere regionale, che chiede al commissario Asl di Caserta delucidazioni in merito alla volontà aziendale sul futuro dello stesso presidio e quali siano le risorse umane e gli investimenti che si intendono fare.

Cosa possiamo dire al riguardo, che se la notizia che ci giunge dal comune è vera, certamente è un fatto importante, per i malati e i parenti in primis e di certo per la struttura ospedaliera e la capacità di creare anche lavoro in maniera diretta e indiretta. Solo lo scorso anno erano previsti nelle province posti letto di hospice nel numero di: 32 a Salerno, 35 Caserta (a questo punto bisognerà aggiungere un +10), 12 Napoli, 22 Avellino.

Se la notizia diventerà una realtà concreta non lo sappiamo, ma certo se il consigliere Alfonso Piscitelli ha letto di: “turni impossibili con soli cinque infermieri … un’altra infermiera in malattia per sfinimento, tre dottori che devono riempire due turni di dialisi” se questa è davvero la situazione oltre a ristrutturare l’edificio bisogna anche provvedere a eliminare queste criticità di carattere lavorativo.

Cos’è esattamente un Hospice? Parola di derivazione inglese, che significa ospizio, ma ovviamente non è tale. Gli hospice sono strutture dedicate alla degenza dei malati che hanno bisogno di cure palliative. Il ricovero garantisce un’assistenza di 24 ore su 24 in un ambiente che deve essere quanto più vicino a quello domestico. L’hospice è per i malati oncologici che necessitano di cure palliative, in parole povere, queste cure secondo l’Associazione Europea per le Cure Palliative: “Le cure palliative consistono nell”assistenza attiva e totale dei pazienti terminali quando la malattia non risponde più alle terapie ed il controllo del
dolore, dei sintomi, degli aspetti emotivi e spirituali e dei problemi sociali diventa predominante
“.

Costatiamo ancora una volta l’assenza dei leoni da tastiera quando vi sono delle buone notizie, certo al momento sulla carta, sempre pronti a pubblicare sui social link bufale sulla terra dei fuochi e via dicendo e poi il silenzio su queste notizie.