Sono state pubblicate all’albo pretorio una serie di delibere licenziate dalla giunta comunale.

In maniera assolutamente fallace vengono indicati degli omissis e non con le generalità richiamando una tutela della privacy in base a disposizioni del garante.

Ma non va bene affatto.
La privacy, e quindi gli omissis, vanno bene e vanno assolutamente utilizzati quando in qualche modo, tramite un atto, si metterebbero inutilmente “alla luce” delle situazioni personali che meriterebbero restare nel privato.

Facciamo degli esempi, se diciamo Caio Sempronio vive in uno stato di indigenza e quindi è necessario intervenire con aiuti economici bla bla bla in questo caso si ha violazione palese della privacy.

Oppure: Tizi Gaio cadendo in una buca sul ciglio stradale si è rotto il femore e si è dovuto operare con tanto di complicazione che ha comportato l’asportazione della milza e di un rene.

Anche in questo caso abbiamo troppe notizie inutili. La cosa importante è che il signore in questione è caduto in una buca, il resto inizia a diventare inutile ai fini dell’atto, non certo poi per la causa legale che vi sarà. Gli omissis non vanno sul nome, ma sull’oggetto possiamo dire.

Ma gli atti licenziati dalla giunta, “monca” del sindaco, sono atti normalissimi in cui dei cittadini citano il comune di San Felice a Cancello. Quale privacy viene turbata dall’inserire il nome e cognome?

Ma non solo nelle delibere non sono indicati i nominativi, ma nemmeno per sommi capi di che cosa si tratta.

Siccome la delibera indica che il comune deve difendersi e quindi costituirsi in giudizio e quindi ci vuole l’azzeccagarbugli, ste cose costano. I dindini sono pubblici, non è che gli assessori e sindaco mettano mano alle loro tasche, ma utilizzano i soldi dei cittadini nell’interesse, si spera sempre, dei cittadini stessi.

Quindi il cittadini devono sapere in cosa i loro soldi sono spesi.

Potrebbe il cittadino essere d’accordo o meno e questo non compromette assolutamente l’atto, ma il cittadino è consapevole e questo compromette il suo prossimo voto.

I mal pensanti, non noi che siamo degli angioletti, potrebbero mal pensare che questi omissis più che difendere l’onore e la riservatezza delle persone con gli omissis sia dovuto non alle persone in sé ma magari a qualcuno a loro vicino, magari proprio in giunta.

I mal pensanti, ma che brutta gente!