A volte ci rendiamo conto che nel redigere un atto si badi molto alla sostanza e poco alla forma, in particolare in quei dettagli che sono utili proprio a comprendere il perché esiste e bisogna avere quell’atto in particolare.

Prendiamo ad esempio due determine del comune di Santa Maria a Vico.

In una sono previsti pagamenti per 42.000€ che è cosa buona giusta sia chiaro, se sono previste ste spese significa che ci vogliono. Il problema è: dove?

Nell’oggetto della determina è scritto:
LIQUIDAZIONE PER AFFIDAMENTO TRAMITE TRATTATIVA DIRETTA SUL MEPA N. 3669703 DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E SISTEMAZIONE DELL’AREA SITA NEL COMUNE DI SANTA MARIA A VICO – SMARTCIG ZCB3BF091B

Trattasi di liquidazione quindi sicuramente lavori già svolti. Ma si dice genericamente nell’area sita in Santa Maria a Vico, appunto quale area?

Sicuramente esiste una determina precedente che spiega meglio dove sono fatti questi lavori, ma non costava nulla aggiungere una indicazione.

Anche perché nella determina è scritto che si può ricorrere al Tar contro la stessa entro 60 giorni, ma come si fa a essere certi di poter ricorrere a un tribunale se non si hanno indicazioni precise.

Un’altra determina ad esempio prevede più o meno la stessa cifra 38.000€, stavolta sappiamo dove e cioè per lavori di manutenzione riguardante gli edifici scolastici di via Mandre.

Infatti nella determina si dice: con l’inizio delle attività didattiche si rende necessario affidare i lavori di manutenzione degli istituti siti in Via Mandre nel territorio comunale di Santa Maria a Vico.

Forse bisognerebbe cominciare a dire “con la fine delle attività didattiche”, sarebbe un bel cambio di mentalità.

Ma non si capisce che lavori sono. Sti soldi sono divisi in cinque capitoli, abbiamo ad esempio in un capitolo 2.471,13€ per non si sa cosa, e la bellezza di 30.000€ che è un importo abbastanza grosso, per non si sa cosa.

Speriamo in qualche delucidazione in merito e una maggiore attenzione a questi dettagli, che poi proprio dettagli non sono.