E’ sempre piacevole assistere ai consigli comunali di San Felice a Cancello, non si sa mai cosa può succedere. Ieri difatti, la seduta era pure cominciata con un certo aplomb da tutte le parti. il presidente del consiglio comunale aveva difatti esordito invitando le parti a un comportamento rispettoso per evitare le brutte vicende della seduta precedente quando Antonio De Lucia e Roberto De Rosa quasi arrivano alle mani. V’è da dire che non solo per l’imprevedibilità bisogna partecipare, ma anche per il teatrino che il sindaco Pasquale De Lucia e il consigliere d’opposizione Giovanni Ferrara imbastiscono ormai puntualmente.
Non siamo rimasti infatti delusi. Inutile dire che l’avvertimento del presidente Angelo Frasca è rimasto inascoltato.
I primi momenti di tensione si hanno proprio tra il Sindaco e Ferrara, quest’ultimo sulla questione dei debiti fuori bilancio avverte che vi sono 1 milione e 600 mila euro dovuti a sentenze della magistratura che ancora non vengono riconosciuti paventando il fatto che si vuole scaricare la “patata bollente” ad altri e minacciando il ricorso alla Corte dei Conti. Nel suo intervento di replica il Sindaco ha ribadito le condizioni debitorie in cui versava il comune nei pochi anni che lo aveva lasciato e di come con difficoltà lo stia rimettendo in sesto, definendo Giovanni Ferrara un “pischelletto”, non accettando le sue valutazioni in merito in quanto, secondo il De Lucia, artefice, come ex amministratore delle difficoltà economiche di San Felice. Non finisce qui. Giovanni Ferrara chiede ripetutamente le dimissioni del Sindaco, oltre al motivo suindicato, anche in riferimento alle indennità percepite da sindaco e assessori atteggiamento diverso da quello sbandierato in campagna elettorale. De Lucia ha precisato che non percepisce che pochi euro di indennità, quel che rimane dalle varie decurtazioni che per legge subisce la sua indennità, e quel poco che resta va alle famiglie bisognose di San Felice.
Sembra tutto proceda come al solito quando interviene Antonio De Lucia, consigliere di opposizione, chiedendo di parlare, Pasquale De Lucia interviene e a un certo punto dice queste parole: “ … io che l’ho voluta sindaco” Antonio De Lucia, a quello che sembra un complimento, risponde invece in tono piccato: “Lei adesso lo dice come vanto ma si dovrebbe vergognare”. Da qui in poi il caos generale con Pasquale De Lucia che si alza e si avvicina minacciosamente ai banchi della minoranza e Antonio De Lucia che si alza e pare voglia raccogliere il guanto di sfida in una singolar tenzone; ci vogliono ben due persone, Carmine Palmieri e Giovanni Ferrara, a prenderlo di peso e portarlo fuori mentre Angelo Frasca sospende la seduta per 5 minuti.
Incredibilmente però sia maggioranza che opposizione riescono a trovare un’intesa su un punto del giorno, molto vicino ai cittadini, quello di istituire una commissione per valutare la sospensione della TARI per le utenze non domestiche in attesa di rimodulare le tariffe. Proposta questa che è venuta dal capogruppo di minoranza Palmieri e accettata dalla maggioranza, la commissione sarà composta dal Presidente del consiglio comunale due di opposizione e due di maggioranza.