SERIE A 23/24 NAPOLI – LAZIO 1-2: UNA SCONFITTA COME LA MAGLIA
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 3 Settembre 2023
Mai e poi mai avremmo pensato di vedere nello stadio di casa la nostra squadra del cuore vestire i colori della vergogna! Ma che è quella merda di maglia nera con i numeri bianchi? Ma la vogliamo finire?
Sia chiaro i colori del Ciuccio non sono né quella schifezza vista ieri, né bianchi, né rossi, né a strisce bianco/azzurre o biancoazzurro in generale; il colore sociale è uno e uno soltanto:
Non si scherza con i simboli. Al massimo si può tollerare il calzoncino bianco che fa tanto effetto pannolone che è molto divertente a vedere.
Oltre questa schifezza, altrettanto la partita. Ottimi i primi 25 minuti con un Napoli assolutamente padrone del campo con una Lazio che sembrava solo attendere lo svantaggio e poi ecco che il pallone e rotondo e alla prima vera azione biancoceleste Jesus va a fa un raddoppio di marcatura inutile e lascia Luis Alberto che beffa Meret.
Però la reazione c’è, praticamente pronti via e una carambola ci porta al gol con Zielinski che paradossalmente segna contro la sua squadra “estiva”.
La partita comunque cambia con la Lazio che davvero prende fiducia e ci crede e il Napoli invece che finisce la benzina, non c’è più.
Il secondo tempo è orribile, solo il Var ci toglie l’umiliazione, forse il colore delle maglie è dovuto a questo, si è completamente in balia delle aquile, sono dappertutto è sempre in superiorità.
I cambi di Garcia sono scandalosi. Il tecnico non si accorge che Anguissa dal 60′ minuto cammina in mezzo al campo e toglie Oliveira, che d’accordo stava soffrendo, ma Rui non è sto fenomeno in difesa e viene da infortunio. Il nuovo acquisto buttato lì nella calca quasi a bruciarlo, impossibile fosse già pronto è arrivato ieri l’altro in pratica.
Fortunatamente si fa pausa bisogna ragionare un bel po’.
Non facciamo un dramma perché la Lazio è una grande squadra, ma bisogna recuperare subito a livello fisico e tattico, buttare la palla avanti negli ultimi 25 minuti sperando in qualche cosa, non è da Napoli.
Le Pagelle del Pungiglione:
Mertet 5: si fa beffare da due cm sul primo gol, nulla può sul secondo, buona l’uscita a kamikaze su Immobile.
Di Lorenzo 6: funziona sempre l’intesa con Politano, bravo e fortunato sul fuorigioco.
Rrahamani 6: ottimo in difesa come sempre, prova pure a suggerire, ma non può rappezzare tutti i buchi, quando Jesus lascia Luis Alberto, arriva troppo tardi per chiudere.
Jesus 4.5: sbaglia a lasciare luis Alberto per un raddoppio di marcatura inutile, nulla può sul gol, ma tutta la difesa nel secondo tempo è in difficoltà ma lui di più.
Olivera 5: male sul primo gol in ritardo nel chiudere, prova a sovrapporsi e capirsi con Kvara, non sempre ci riesce, pareva corresse a vacante.
(Rui) 5: non al meglio, entra in una situazione non ideale.
Anguissa 4: buono il primo tempo, ma sul gol dorme non si avvede di Luis Alberto solo come un eremita, nel secondo tempo scompare, fisicamente distrutto.
Lobotka 6: pure lui un buon primo tempo, non si capisce perché davanti al portiere non tira una castagna bollente, ma nel secondo tempo pure lui cala, anche se continua a lottare coprendo pure le zone di campo di Anguissa oramai cadavere.
Zielinski 6: illude il suo gol, prova comunque a far qualcosa: correre, tirare, suggerire, ma predica in un deserto verde.
Politano 6: crea sempre pericoli, si intende sempre bene con Di Lorenzo, poi è chiaro che l’intensità nel primo tempo è tanta e deve essere sostituito.
Osimhen 5.5: i palloni che arrivano sono pochi di sicuro, ma quei pochi non sono sfruttati al meglio e poi verso la fine comincia a colpire laziali a caso invece del pallone.
Kvara 6,5: si è ripreso dall’infortunio certamente, e gioca benissimo il primo tempo, come ci si aspetta, poi chiaramente anche lui cala non avendo i 90 minuti veri nelle gambe.
(Raspadori) 5.5: incide poco anche se è volenteroso, prova a far qualcosa ma le idee sono confuse.
Nota Statistica
Questa nota è tutta dedicata a Chucky Lozano, il messicano che ha lasciato la squadra certamente tra i protagonisti dello scudetto. 120 presenze e 23 goal in A, 16 presenze in Champions e 2 gol sempre se abbiamo fatto bene i conti, aggiungiamo anche le 35.721 volte che è stato chiamato da Gattuso, solo per questo ti auguriamo il meglio e ancora tanti goal. Unico giocatore messicano del Ciuccio con 155 presenze ufficiali e 35 goal!