Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in queste ore come nella giornata di ieri sta tentando di capirci qualcosa  nella nebulosa politica italiana, per affidare l’incarico del nuovo governo. Impresa non semplice davvero, visto che si è da una parte e dall’altra al muro contro muro.

Questo inizio di legislatura sta segnando certamente una differenza fondamentale rispetto al passato, due presidenti delle camere che sono più vicini alla società civile che alla politica dei politicanti, e già hanno stabilito dei tagli intorno al 30% per il momento, dei loro lauti guadagni. Ma è una legislatura che, già s’è detto ampiamente, si ricorderà certamente per l’entrata in scena di nuove compagni politiche come Scelta Civica e Movimento 5 Stelle e dei tanti giovani, merito dei grillini, e tante donne, merito del Partito Democratico. Ma si sta rivelando però per alcuni dei protagonisti una legislatura molto deludente rispetto alle aspettative. Cominciamo di chi ha deluso di più: il M5s.

Sono l’antipolitica per eccellenza, contro il sistema, contro tutto e tutti, ma cosa ha prodotto il parlamentare grillino fino ad ora? Tante foto, parlamentari abbracciati, chi si fa fotografare mentre da il primo voto, chi mostra la cravatta no tav, oppure un apriscatole, tutto molto bello, molto giovane. Ma in concreto? ZERO progetti di legge, gli altri partiti assieme hanno già superato la soglia delle cento proposte, in pochissimi giorni, malignamente qualche esponente dice che sono quelli delle passate legislature, purtroppo per loro non è vero, basti pensare al neo presidente del senato Grasso, nonché neo eletto, che già il primo giorno ha depositato il suo progetto di legge. La tanto sbandierata austerity con lo slogan di ridursi lo stipendio è diventata una sorta di bluff . Una riduzione c’è stata, ma assolutamente marginale meno di mille euro circa, i presidenti di camera e senato invece hanno fatto dei drastici tagli, il presidente del senato ha tagliato il suo stipendio del 50% passando dai 18 mila euro a 9 mila, e soprattutto eliminando i vari benefit, che invece i grillini conserveranno, morale della favola? Un senatore M5s avrà uno stipendio inferiore, ma guadagnerà al netto più del presidente del senato. E le pensioni? Nulla, tutto invariato, stessi tempi e stesse modalità, magari sarebbe stato bello fare una rivoluzione su questa voce, alla quale gli italiani sono molto sensibili. Ma vogliamo soffermarci sulle dichiarazione dei singoli grillini? Si va dal fascismo che in fondo fu una bella cosa, al microchip ( emozionale?) degli USA, alle scie chimiche, BCE questa sconosciuta e via così. Non a caso Grillo e Casaleggio corrono ai ripari e affidano gli sprovveduti a dei babysitter, dei blogger che in quanto a cazzate complottiste sono dei campioni mondiali, ed ovviamente il loro primo atto è il silenzio stampa, come nel calcio. Ma la cosa che più delude è il senso di arroganza, Michele Serra non a caso li definisce i “superiori”, anche per la posizione in cui siedono in parlamento, sono degli spocchiosi che sembra stiano facendo un gioco più grande di loro. Parlano di trasparenza e si blindano, parlano di votare le scelte che vengono loro proposte e non vogliono votare nulla e nessuno e chi dissente e costretto a scusarsi. Ma so pure maleducati, ne ha fatto le spese Rosy Bindi che cercava una semplice stretta di mano, viene ignorata e poi insultata sul web, e lo stesso Giorgio Napolitano, viene definito “sveglio più del solito” da Crimi. Insomma state cominciando male.

Chi delude poi è Scelta Civica o meglio Mario Monti, incredibilmente nel giro di una ventina di giorni è passato da presidente del consiglio ad ago della bilancia di questa legislatura, prima delle elezioni, a papabile presidente della repubblica a signor nessuno. La presidenza voleva lasciarla per lo scranno più alto del senato, avendo davvero un pessimo senso dello stato, se fosse stato così staremmo senza governo,  rendendo ancor più nebuloso il percorso di Napolitano. Le elezioni hanno segnato la sconfitta netta di scelta civica che sembra peggiorare ancora, non hanno cercato alcun impegno con il centro-sinistra o con il centro-destra per l’elezioni del presidente del senato scegliendo salomonicamente la scheda bianca, che di fatto ha allontanato Monti dalla presidenza. Insomma da uomo delle istituzioni ad uomo della poltrona.