Siamo stati out per due giorni e come promesso ritorniamo oggi e proviamo un po’ a capirci qualcosa perché di cose ne sono successe e tante.
Sul fronte regionale le cose sono rimaste invariate e sul fronte comunale che le cose sono mutate di molto.
Nello slideshow abbiamo inserito le foto dei possibili candidati a sindaco per Arienzo e Santa Maria a Vico.
Per Arienzo -come detto- al momento le liste annunciate sono tre, ma se Giuseppe Guida, già da giorni, presenta i suoi candidati e i punti del suo programma e pure Vincenzo Crisci oramai è partito a presentare i candidati, anzi qui apriamo una parentesi, interessante la candidatura di Giovanna Fuccio che qualche settimana fa dichiarava che in pratica vedeva bene come candidata sindaco Antonella Guida. Non è che c’era poi tanto da capire che dietro il progetto di Terra Mia c’è anche il candidato alla regione Alfonso Piscitelli.
Chi ci pare indietro è Teresa Mauro, ancora non abbiamo il nome e simbolo della lista né i potenziali candidati.
Ma è Santa Maria a Vico il comune che ci sta dando più soddisfazione.
Come oramai sappiamo da tempo due sono i candidati a sindaco ufficiali: Pirozzi e Piscitelli.
Sappiamo poi che era in elaborazione, o forse meglio dire, in travaglio proprio, un listone un po’ con tutti gli antipirozziani, ma tra un diktat, una vendetta trasversale, un “ma tu 15 anni fa mi hai tolto il saluto” ci sembra definitivamente saltato. Alla faccia di chi dice che poi sotto elezioni ci si appara sempre, non è proprio una legge.
Quindi il listone si scinde in due listine. Da un lato abbiamo l’interessante discesa in campo di Fratelli d’Italia con Igino Nuzzo candidato sindaco (?). Diciamo interessante perché con il Movimento 5 stelle sarebbero ben due i partiti di rilevanza nazionale e non succedeva da eoni di tempo.
Dall’altro lato abbiamo forse una lista con il sempre sicuro di sé Adriano Telese candidato sindaco oltre ad essere candidato regionale. Se fosse così magari potremmo essere testimoni di come si perdano contemporaneamente due elezioni.
Curiosa la situazione di Pasquale Crisci che sembrava fosse ritornato col capo cosparso di cenere alla corte di Pirozzi, che poi era effettivamente rientrato ma poi riallontanato e che come diciamo da tempo se non si fa una listarella sua rimane fuori dai giochi e perde pure la seggiola in provincia che con tanta fatica e bravura era riuscito a conquistare.
Rimane comunque il problema di Pirozzi di lasciare a piedi qualcuno o magicamente trasformalo in quota rosa causa abbondanza di candidati maschili.
Questa a nostro avviso la situazione a meno di 7 giorni dalla presentazione della liste.
SPAZIO ELETTORALE