Come è vero che c’è un giudice a Berlino, possiamo dire in tutta tranquillità: c’è un funzionario a Cervino. Infatti dopo il nostro articolo, e non solo nostro, e alcuni post su facebook, ecco che la bandiera ungherese fatta con le luminarie ritornerà italiana, speriamo non vi siano proteste magiare per questo, ci mancherebbe solo.
Ci complimentiamo con un funzionario, non sappiamo chi, in quanto come ci ha ricordato il consigliere di maggioranza Biagio Di Nuzzo la politica da solo l’input, quindi dobbiamo pensare che sia stato qualcuno di non politico a rendersi conto dell’errore e ad attivarsi per correggere le luminarie tricolori come la costituzione vuole.
Questo il commento di Biagio Di Nuzzo: “Non capisco perché lei accusa l’amministrazione di queste superficialità in quanto l’amministratore da l’imput ma sono gli uffici che eseguono. Gli amministratori non fanno i tipografi ma ordinano i manifesti. Gli amministratori non fanno gli installatori di addobbi di luci natalizie ma ordinano gli addobbi natalizi per il paese. Non voglio polemiche perché offendiamo persone che lavorano onestamente.”
Alcune piccole precisazioni: 1. Non accusiamo nessuno di superficialità, non abbiamo titoli o meriti per una cosa del genere, abbiamo fatto solo notare l’evidenza e ci meravigliamo più che altro che abbiamo dovuto farla notare.
- Gli amministratori danno l’input e i funzionari eseguono, sarà anche così, ma il politico/amministratore ha un dovere di controllo su ciò che gli uffici predispongono, ciò non toglie che in certi casi come questo, alla fine i colori della propria bandiera si tratta, ci può stare un controllo non attento.
- Ergo gli amministratori non fanno i tipografi ma ordinano i manifesti, ma poi dovrebbero controllare ciò che il tipografo ha predisposto prima di mandarlo in stampa e dopo che si è stampato un prototipo ricontrollare prima di attaccare sui muri i manifesti. Gli amministratori non fanno gli installatori di addobbi di luci natalizie ma ordinano gli addobbi natalizi per il paese, vero ma poi che il lavoro è fatto controllano ciò che è stato fatto e se non va bene lo fanno rifare a regola d’arte. Ripetiamo è un errore che fa più che altro sorridere.
- Non abbiamo capito perché dobbiamo offendere le persone.
5. Gli errori sono naturali anzi come dice il proverbio umani, ma l’importante è riconoscerli, correggersi e non perseverare, seppure alle volte poi è il diavolo che ci mette lo zampino. Proprio per questo non c’è nulla di male o di scandaloso nel commetterli se non danneggiano nessuno.
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