Arienzo: Ritorna a casa Giacomo Furia, il grande attore.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 8 Giugno 2015
Giacomo Furia il grande attore nato ad Arienzo nel 1925 (+Roma 2015), oggi alle 14:30 tornerà per l’ultima volta nella città suessolana. Nell’immaginario collettivo tutti ricordano il meraviglioso film, diretto da Mario Mattioli, “La banda degli onesti” ove recitò accanto a mostri sacri come Totò e Peppino alla pari, ma è forse nel film di De Sica “L’oro di Napoli” che diede una interpretazione superba del pizzaiolo Rosario, recitando accanto a una bellissima e bravissima Sophia Loren.
Scoperto proprio dai De Filippo che lo fecero esordire in teatro nel 1945, in “Napoli Milionaria” nel ruolo non proprio semplice di “Peppe o cricc”. Il primo film fu proprio accanto al grande Eduardo in “Assunta Spina” nel ruolo di Tifariello del 1946 con regia di Mattioli, con una superba Anna Magnani. Recitò in 157 film, ben 17 con Totò, e non fu un caso, solo un grande attore poteva reggere l’ingegno di totò, che spesso, anzi sempre, inventava battute e gag sul momento. Fu diretto da grandi registi, già nominati Mattioli e De sica, ma lo volle anche Rossellini e Fellini ben tre volte, in Boccaccio ’70. Luci del Varietà e I Clowns, Corbucci, Mastrocinque anche Alberto Sordi in un paio di film da lui diretti. Furia viene spesso definito come “spalla”. La “spalla” dell’attore in teatro e nel cinema è colui che prepara la battuta, o meglio prepara il pubblico alla battuta, deve avere delle eccellenti doti recitative e di ritmo, se la spalla funziona, anche l’attore, spesso il comico, funziona. Giacomo Furia fu di certo una grande spalla, ma fu di certo anche un grande attore protagonista, quando gliene fu data l’occasione.
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