Pacco alla camorra, nella sala consiliare del comune di Arienzo si è tenuta la IMG_20160108_183934presentazione del progetto “Facciamo un pacco alla camorra” presenti il sindaco Guida e il vice sindaco Zimbardi, e il vicepresidente del consorzio NCO (nuovo consorzio organizzato) Peppe Pagano, inoltre presenti anche il sindaco di Santa Maria a Vico Pirozzi con il vice Crisci e l’assessore Cioffi.

In un certo senso idealmente era presente anche il sindaco di Casal di Principe Renato Natale salutato dal primo cittadino arienzano come il miglior sindaco d’Italia, proprio per il suo impegno al contrasto della camorra. “Questo è davvero un bel momento – ha continuato il sindaco Guida- mi piace anche questa espressione Nco che prima aveva un accezione negativa oggi assolutamente positiva”.

Anche il sindaco Pirozzi ha rivolti un saluto: “Non potevamo non essere qui, quando si tratta di stare affianco questo tipo di associazioni l’amministrazione che ho l’onore di rappresentare è presente in queste occasioni … che non sono mai superflue ma servono a dare un segnale.”

Il vice presidente del NCO Pagano invece ha raccontato in maniera molto chiara e interessante il suo rapporto, e non solo, nel lavoro sociale e come questo si rapportava con la situazione difficile di Casale e dintorni, ci hanno colpito le sue parole soprattutto alcuni passaggi: ”Noi abbiamo cercato di sfidare la camorra non sul piano militare, non siamo in grado, ma sul piano civile, sul piano dell’organizzazione … è successo che abbiamo un ristorante e lo abbiamo chiamato proprio NCO, come facevano i primi cristiani che cambiavano le feste pagane, così abbiamo fatto noi, vogliamo togliergli la possibilità di fregarsi i nostri nomi, “casalesi” non è il clan, “casalesi” è un popolo …”.

“La camorra è forte economicamente … e se noi non li sfidiamo sul piano economico, nella costruzione di una comunità alternativa alla camorra perderemo, ma non perché qualcuno ci minaccia, ma perché non riusciremo a creare una comunità che abbia un futuro, che non riesce a leggere le proprie potenzialità”.

“Noi dobbiamo dire a nostri ragazzi, ve ne volete andare non ci sono occasioni opportunità, avete ragione, non siamo stati bravi a crearle … , ma vi dico una cosa, se rimanete perché non amate questa terra siete dei camorristi, se rimanete perché non leggete le potenzialità di questa terra andate via, non abbiamo bisogno di voi, ma se restate ci ritroveremo a lottare insieme.”