ARIENZO: COMMISSARIAMENTO SAN FILIPPO NERI, BREVE STORIA
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 6 Gennaio 2016
L’Ente morale San Filippo Neri come si sa è stato commissariato dal Presidente della Giunta Campania, Vincenzo De Luca, il nuovo commissario è Marco Giulio Cesare Di Maio e non Parini come erroneamente è stato riportato dagli organi di stampa, semmai lì c’è nato e precisamente a Bosisio Parini in provincia di Lecco nel 1962.
V’è da dire che la storia ultracentenaria dell’ente è stata spesso travagliata, nostro compito non è ripercorrerla tutta, lasciamo tale compito agli storici, ma ci occuperemo di quella dell’ultimo quarto di secolo, ovviamente quello che ci sembra saliente.
L’ente morale San Filippo fu oggetto addirittura di una interrogazione parlamentare nel 1993 (http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18459_11), l’interrogante fu Ferdinando Imposimato all’epoca militante nel Partito Democratico della Sinistra; l’interrogazione rivolta al ministro degli interni dell’epoca, Nicola Mancino. La premessa dell’interrogazione mirava a sostenere come l’ente morale nella sua storia mai fu un’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (IPAB), Imposimato fa sapere che Don Gregorio Crisci, all’epoca presidente dell’ente, alla regione campania portò voluminose prove del fatto che l’ente non fu mai assistenziale sia prima del regio decreto del 1872 che lo istituiva ipab sia dopo, tant’è che questo dice Imposimato: “Gli atti notarili per il primo periodo e la documentazione chiara ed ininterrotta per il secondo, perveniente sino ad oggi, dimostrano inequivocabilmente che le persone ivi educate hanno sempre corrisposto una retta, hanno pagato. Quindi il San Filippo Neri non e’ mai stato ente assistenziale; alla esibita documentazione ha fatto seguito il silenzio eloquente della regione Campania, mai finora rotto.” Secondo l’on.Imposimato l’istituzione San Filippo Neri doveva essere inquadrata in questo modo: ” a) e’ mutata radicalmente la natura del San Filippo Neri: da Ente Morale autonomo passerebbe ad essere braccio – uno dei bracci – dei servizi sociali possibili ad istituirsi dal comune, non pero’ istituto; b) ai sette consiglieri bisognera’ corrispondere “compensi…uguali a quelli del Consiglio comunale”; c) il compenso del Presidente del San Filippo Neri dovra’ essere uguale a quello del Sindaco; d) “lo Statuto giuridico, il trattamento economico, la disciplina, la formazione del rapporto e la cessazione dall’impiego dei dipendenti dell’Istituzione e’ del tutto analogo a quello dei dipendenti del comune”; e) oltre al Presidente deve esserci un Direttore -: quali ragioni abbiano indotto l’Amministrazione comunale di Arienzo a mutare la natura dell’Ente Morale San Filippo Neri e quali controlli siano stati effettuati da parte del Ministro dell’interno”. Non siamo a conoscenza della risposta del ministro.
Il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’ente è composto da 7 membri scelti dal consiglio comunale di Arienzo, di cui cinque espressione della maggioranza e due della minoranza, il 7 Novembre del 2000 si ricompone il CdA che dovrà rimanere in carica un quinquennio. Il 20 Settembre però due si dimettono, poi il 15 Giugno 2004 prima e il 14 Luglio 2004 poi altri due si dimettono e quindi il CdA decade. A Leggere le carte sembra che il comune di Arienzo dell’epoca provò a surrogare i dimissionari con il decreto n°43/2004, ma non rispettando lo statuto e quindi interviene la Regione Campania, che ha dovere di vigilanza e controllo delle IPAB, e commissaria l’ente, quindi non è la prima volta che succede.
Il 25 Ottobre 2005 si ricompone il CdA con deliberazione del consiglio comunale di Arienzo n°34 e abbiamo pure i nomi: Raffaele Bruno, Massimo Gammella, Giuseppe Guida, Luce Lazzaro, Giuseppe Piscitelli, Alessandro Terracciano, Antonio Verdicchio; Guida e Piscitelli sono i membri della minoranza. Pare che questo CdA arrivi senza patemi alla scadenza naturale.
Il 7 febbraio 2011 con decreto prot. 1246 il Sindaco dell’epoca nomina su indirizzo del consiglio comunale il nuovo CdA composto da: Vincenzo D’Ambrosio, Vincenzo Martone, Carmine Daniele Porrino, Sergio Liparulo, Giuseppe Ferrara, Pasquale Ferrara, Aldo Anzevino. Queste nomine però fanno infuriare parte dell’opposizione dell’epoca, in particolar modo di Arienzo Futura, accusando il Sindaco Medici di aver commesso un abuso e un atto di prepotenza nominando i 7 consiglieri senza tener conto della minoranza. Anche in questo caso vengono presentate le dimissioni appena qualche mese dopo la nomina.di D’Ambrosio e viene surrogato da Maria Pesce.
A Marzo del 2013 però tutti presenteranno le dimissioni. Da qui parte il lungo iter che porta al commissariamento attuale. Ovviamente c’è un pasticcio, sempre a legger le carte, il sindaco di Arienzo dell’epoca con una nota n° 2327 del 25 Marzo 2013 annuncia l’invio del provvedimento di nomina dei membri del ricostituendo consiglio. Siccome dopo due anni e mezzo di attesa alla Regione non arriva nulla ecco che si arriva alla nomina del Commissario Di Maio.
Questo non rende comunque esente l’attuale amministrazione di responsabilità, se si ha davvero a cuore un ente così importante, queste cose dovevano essere note e ben conosciute, ma non ci pare sia così. Comunque sarebbe il caso che prima di mettere mano in questa questione si debba secondo noi capire i motivi che portano a tutte queste dimissioni e soprattutto arrivare a capire cosa farne di questo San Filippo Neri, al momento gatta di pelare, ma certamente una risorsa importante per il futuro, sempre se si è lungimiranti.
LINK di riferimento:
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18459_11
Fai clic per accedere a del46_05.pdf
Fai clic per accedere a decpregiure658_05.pdf
http://arienzotrasparente.blogspot.it/