Come detto scriviamo oggi delle nostre impressioni sul decreto che apre la fase 2. Nell’insieme abbiamo l’impressione che si voglia continuare a mantenere uno stato di quarantena, ma con delle “concessioni” sia per far ripartire minimamente l’economia, sia per sollevare gli italiani frustrati dopo due mesi di chiusura totale. In pratica questa fase 2 è una fase 1 allargata: quello che prima andava bene a livello comunale ora va bene a livello regionale, con qualche aggiunta in base alle attività che riapriranno, che in quel caso diventeranno mete necessarie da raggiungere. Infatti, come al solito, si potrà uscire di casa per comprovate esigenze lavorative, di salute e di necessità. A questa lista si aggiunge quella di poter incontrare i prossimi congiunti. Espressione quest’ultima orribile…
Pensiamo di far cosa gradita pubblicando il DCPM che apre la cosiddetta fase 2. Noi ci riserviamo di scriverne le nostre impressioni e valutazioni in un prossimo articolo. DECRETA: Art. 1 Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi…