Il territorio suessolano, purtroppo sempre più spesso, in questi ultimi anni è vittima di tanta delinquenza, come ad esempio i numerosi casi di furti in abitazioni, spesso e volentieri senza alcun riguardo della presenza o meno di persone o anche di bambini. Non fanno quasi più notizia. Per non parlare della criminalità organizzata comunque presente nella nostra valle e che ultimamente ha pure alzato il tiro sembra che, gli ultimi attentati dinamitardi a San Felice a Cancello portano la firma di clan affiliati alla camorra. Ultimo caso di cronaca eclatante si è avuto, sempre a San Felice a Cancello, di un incendio doloso a via Cave, poteva scapparci il morto.
I comuni suessolani hanno reagito, almeno alcuni, affidandosi alla vigilanza privata. Secondo noi, lo abbiamo già detto, sarebbe meglio, se amministrativamente possibile, avere una sola caserma dei carabinieri per tutto il territorio suessolano, ovviamente adeguata con numero di uomini e mezzi.
Fino a che ci arrivino pure i nostri amministratori a questa soluzione, si potrebbe quanto meno dotarsi di un efficace sistemadi videosorveglianza, a dire il vero tutti i comuni ci hanno pensato, peccato però che queste telecamere non funzionano per nulla. La giunta di San Felice in data 28 Agosto ha deliberato di “attivare ed ampliare il servizio di video sorveglianza con altre telecamere e precisamente, in via Tre Ponti, zona mercato, Via Monticello Volpone, strada talanico-piedarienzo”. Anche se la motivazione è dovuta non alla sicurezza, ma alla problematica di deposito incontrollato dei rifiuti. Anche Santa Maria a Vico, in pratica con la stessa motivazione, riattiverà ed amplierà il servizio con le telecamere poste nelle zone limitrofe del paese. Almeno così ha assicurato il sindaco Pirozzi nell’ultimo consiglio comunale. Vedremo. Ad Arienzo, come ha ricordato anche il vicesindaco Zimbardi sarà allestito a breve un sistema di videosorveglianza.
Questo sistema servirà a fermare la delinquenza? Probabilmente no, nel breve periodo, ma sarà un aiuto in più per le forze dell’ordine nell’efficacia delle loro investigazioni. Ad esempio a Santa Maria si ricorderà come grazie al sistema di sorveglianza, posto negli edifici, ha dato la possibilità agli inquirenti di catturare un “folle” che aveva incendiato un auto, Opel Corsa, nel Novembre del 2014. Sempre grazie alla videosorveglianza a Marzo 2015 a San Felice a Cancello furono arrestati due individui di Casoria per furto aggravato di un furgone con materiale del valore di 2500€. Il raid vandalico alla scuola media Giovanni XXIII del Marzo 2015, a Santa Maria, permise di riconoscere e individuare i barbari. Giusto per citare solo alcuni fatti di cronaca.
Si pone certo un problema tra la videosorveglianza e la privacy, a tal proposito nel 2000 e 2004 il garante della privacy, diffuse un decalogo di comportamento.
A dirla tutta riteniamo il diritto alla privacy assolutamente sopravvalutato e in tutta onestà soccombente rispetto al diritto alla sicurezze. Riteniamo che le forze dell’ordine possano e debbano poter agire libere, sempre nel rispetto della persona e senza abusi. Per quanto ci riguarda e per quel che vale rinunciamo a qualsiasi diritto alla privacy che ci riguarda che sia di ostacolo alla magistratura nel compimento del suo dovere.
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