
Tanta tanta paura ieri sera in Valle di Suessola e in particolar modo in Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello. La pioggia ha portato al solito allagamento stradale e a San Felice, almeno in zona Talanico-Cave, ha anche provocato una corposa lava di fango.
Ha piovuto tanto, ha piovuto anche più del normale forse, ma stiamo sempre lì, il sistema fognario non funziona.
I cittadini ieri hanno commentato sui loro profili facebook l’avventura che hanno provato nell’attraversare il fiume in piena con le loro auto dal tono di chi reduce dal Vietnam può raccontare la propria storia con un tono amaro al pensiero dei compagni che non ce l’hanno fatta.
Eh sì perché davvero è incredibile come in tutti questi anni di allagamenti mai c’è stato un morto o un tamponamento, davvero bisognerebbe accendere un cero di un metro alla Madonna Assunta che evidentemente c’ha messo la mano.
Lo diciamo da tanto tempo, si sta attendendo da sempre questo doppio collettore fognario, ma pare che l’iter mai parta e i nostri politici non sembrano in grado di smuovere questo stato di cose. Contano zero a livello regionale.
Ma poi vabbé non è che siano delle cime i nostri rappresentanti. Vedi cava, vedi lavori infiniti, vedi adesso collegamento autostradale con l’intenzione di fare dei “bellissimi” piloni sopra le teste e i tetti dei cittadini di Valle di Suessola.
Questi sono.
Appena un mese fa proprio a Santa Maria c’è stato un bel casino con l’acqua potabile e, sarà il Karma, adesso è venuta giù tanta tanta acqua.
Non ce la pigliamo tanto con il comune di San Felice a Cancello cui solo oggi si insedierà la giunta comunale, sperando che il concetto di problematica idreogeologica entri nelle menti. Intanto le scuole sono state chiuse per l’emergenza.
Noi lo diciamo da sempre. Ci vuole progettualità! Non si può buttarsi in un bando solo perché esiste quel bando e quella possibilità. A Santa Maria si è fatta quella che è stata definita “riqualificazione” perché c’era un bando in merito. Bravi si è vinti il bando, lavori enormi e interminabili con un’azienda che metteva ogni tanto un paio di operai a lavorare. Risultato? Si sono attutiti i rumori dei camion, ma adesso con queste piogge nel medio termine staremo punto e daccapo anche in quel senso.
Vedesi scempio via appia antica.
Noi capiamo che parliamo di un’opera enorme ma se in questi ultimi 10 anni il comune di Santa Maria a Vico avesse messo da parte 200.000€ l’anno avremmo adesso un gruzzolo di 2.000.000€! Certamente non sufficienti a realizzare l’opera ma, secondo noi, buoni per intavolare una trattativa con gli enti superiori senza attendere il bando apposito con la bava alla bocca. E se poi la regione non ascolta, visto che per la Campania la Valle di Suessola è solo una sorta di colonia da spremere, bene, vuol dire che si fa da soli, ci vorranno vent’anni, magari cinquant’anni ma almeno il cittadino ne è consapevole. Inoltre si potrebbero creare attività di raccolta fondi proprio con lo scopo di riempire il salvadanaio per quest’opera!
Invece qui siamo ai soliti proclami: qualcosa si muove, ci stiamo attivando, monitoriamo, abbiamo avuto rassicurazione dall’onorevole – inserire nome a caso – tutto va secondo cronoprogramma, poi fotina di rito.
Poi c’è sempre il solito problema che si costruisce ad mentulam senza tener conto se ciò che c’è sotto Smav sia in grado di reggere ciò che c’è sopra. Mettiamo i casermoni in parcheggio Aragona, è un esempio, ma non sono solo loro il problema. Una volta che verranno abitati tutto l’apparato acqua/fogna/elettricità/fibra riuscirà a reggere il peso?
Forse più che le fogne si potrebbe pensare a creare una sorta di Mose come a Venezia per l’acqua alta.
Il 17 giugno pare verrà organizzata la “notte in bianco”, davvero azzeccato, sperando non piova! Mettetevi in salvo!