SMAV SCUOLA GIOVANNI XXIII: LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 14 Novembre 2023
Parliamo di scuola.
Precisamente della scuola Giovanni XXIII di Santa Maria a Vico. Dobbiamo costatare che anora una volta, come questa amministrazione si configura come capace di pensare grandi cose e allo stesso tempo perdersi in un bicchiere d’acqua. Questo succede perché manca una reale visione di quello che bisogna fare e si attendono i vari bandi per fare le cose.
Ora il 06/02/2022 s’inoltrava una candidatura per un bando che avrebbe portato alla demolizione e ricostruzione della scuola media. Un edificio nuovo che ospiterà 600 alunni. Ci preoccupa un passaggio della delibera approvata dalla giunta che dice che questo nuovo edificio sarà un centro civico aperto alla comunità. Noi siamo dell’idea che se devi fare la scuola, la scuola devi fare! Senza mix che poi esce un obbrobrio senza senso.
Ma non è questo il problema. Il punto è: dove sistemare “gli oltre 600 alunni?” E qui abbiamo una contraddizione. Il comune prima dice che la nuova scuola/centro-civico ospiterà 600 alunni e poi dice che al momento vi sono oltre 600 alunni da collocare in altra struttura. Passi la precisione che un ente dovrebbe avere, ma che significa oltre 600? Ma quanti sono? Ma se devi fare una struttura ex novo e falla almeno per 800 alunni, oppure pensa in grande e fai 1000!
Ma ritorniamo alla ricollocazione. Il progetto di fattibilità economica è stato approvato dalla giunta il 11/05/2023.
Quindi, bisogna trovare un posto alternativo per tenere le lezioni. Non viene specificato quando inizia tale manifestazione di interesse, ma ci giochiamo 1€, che sicuramente si sono attivati dopo l’ultima data che abbiamo indicato. Forse si pensava di avere già la soluzione in tasca, visto che si era chiesto al Ministero per l’Istruzione di spostare l’area della nuova scuola, ma il Ministero ha risposto picche!
Ma fosse solo questo il problema.
Il comune chiede alla ditta vincitrice del concorso di progettazione un cronoprogrmma e questa ha chiesto al soggetto attuatore, cioè il comune, di chiedere una proroga delle tempistiche di consegna del progetto esecutivo fino al 31.01.2024.
Il comune il giorno 16.10.2023 fa richiesta di proroga ia ministeri competenti.
ll problema è che sia il Ministro per gli Affari Europei sia il Ministro per l’Istruzione hanno dato invece come scadenza per la presentazione dei progetti il 31.10.2023!
15 giorni!
Quindi oltre al problema di trovare un posto per i ragazzi per studiare si è sommato anche la tempistica. Il progettista selezionato, ovviamente inutilizzabile in quanto prima di gennaio 2024 non sarebbe riuscito a terminare il progetto.
Dunque il comune che fa? si prende un tecnico interno (non lo si poteva far subito?) e gli mette sul groppone i due problemi. Sto poverino –arch. Vincenzo Piscitelli – cui va tutta la nostra solidarietà, si mette e non solo trova una soluzione, non ottimale certo, ma non si poteva fare diversamente, ma consegna tutto nei tempi per far si che la giunta approvi il progetto esecutivo e lo fa il 31/10/23!
Quale soluzione è stata trovata?
Si è rimodulata la costruzione del nuovo edificio in due fasi distinte, immaginiamo che i ragazzi non si muoveranno dalla struttura esistente.
Costo 14.740.000€.
Quallo che scoccia sono certe dichiarazioni trionfanti ancor prima di affrontare il problema. In un comunicato stampa di maggio 2023 si legge:
L’Amministrazione Comunale ha attivato anche tutte le procedure finalizzate all’identificazione di locali idonei ad ospitare gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Giovanni XXIII” evitando disagi e turnazione.
Evidentemente non è proprio cosi’!