Comunicato Stampa
Mentre la politica del NON FARE o del FARE PER DISTRUGGERE si attarda nelle stanze istituzionali a discutere e litigare per i personalismi interni all’amministrazione, i dati impietosi dell’affossamento (mai come in questo caso aggettivo più adatto) della nostra amata Santa Maria sono sotto gli occhi di tutti.
Un paese alla deriva come una barca in mezzo a un mare in tempesta.
In questo contesto di crisi economica, i piccoli commercianti ed artigiani da mesi hanno visto ridurre in maniera considerevole i loro incassi e nulla è stato disposto per sostenerli e aiutarli ad evitare l’irrimediabile.
Invece di consentire e, ovviamente, sbandierare l’apertura di tanti cantieri sparsi su tutto il territorio comunale, si sarebbe potuto accelerare il completamento a regola d’arte di quelli aperti, riducendo i disagi in termini di viabilità e di vivibilità.
Non esiste l’ombra di un parcheggio; anzi, vengono utilizzati quali deposito di attrezzature da cantiere. Nessuna traccia di operatori per il coordinamento del traffico.
Una perdita d’acqua in località Cellaio persiste da circa un mese.
Ed ecco che al danno si aggiunge anche la beffa. Per giustificare un bilancio comunale approntato senza considerare minimamente le esigenze della collettività tutta, vengono, addirittura, emesse contravvenzioni per piccole soste durante l’orario di uscita dalle scuole.
CHE FINE HA FATTO L’AMMINISTRAZIONE???
Il compito di una Buona Amministrazione è quello di valutare le giuste soluzioni, caso per caso, al fine di coniugare l’impegno dei privati con il rispetto del territorio e del suo mantenimento.
Questa amministrazione è riuscita in pochi mesi a realizzare ciò che nessuno mai era riuscito a fare:
Santa Maria a Vico come BEIRUT
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