SMAV ELEZIONI 2020: ANALIZZIAMO IL PROGRAMMA DI CITTA’ DI IDEE.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 2 Settembre 2020
Come abbiamo fatto per Arienzo, analizziamo ora i programmi della quattro liste che si contendono la fascia di sindaco a Santa Maria a Vico.
Anche in questo caso andiamo in ordine alfabetico e cominciamo da Città di Idee di Pasquale Crisci.

Chiaro che il programma è molto stringato, giusto una elencazioni di punti, ricordiamo che la lista si è formata e definita poche prima del’inizio della presentazione delle liste.
Ciò non toglie che vi sono punti interessanti che meriterebbero un approfondimento.
Ad esempio ci ha colpito il punto sulla moneta alternativa e condivisa, addirittura un qualcosa di già pronto e condiviso con i commercianti, confcommercio e camera di commercio. Un qualcosa di non propriamente nuovo, infatti quello che ci chiediamo se la moneta alternativa sarà qualcosa di ex novo o si legherà al circuito Felix che è la moneta alternativa della Campania?
Altro punto interessante è il rifacimento parco auto pensando all’elettrico e soprattutto al noleggio a lungo termine. Immaginiamo quindi che non sia solo un rinnovo del parco auto comunale, già di per sé ottima cosa, ma che sia un qualcosa rivolto anche ai privati cittadini, e ancora ci chiediamo se sia il noleggio gestito dal comune stesso. Ci pare sia alquanto notevole come sforzo economico, nel programma è però scritto che già si è in grado di proporre progetti e preventivi delle migliori compagnie europee.
Altro progetto già pronto – a dire della list Città di Idee- è la creazione di aree pic-nic alle Borgate Alte.
Poi l’istituzione del “Festival della Politica” con un programma già pronto e pure inviato alle camere e poi anche un “Festival dello Sport”. Su quest’ultimo punto la perplessità nasce dal fatto che già esiste la “Settimana dello Sport” e quindi ci chiediamo se questo festival sia un qualcosa in più o vada a sostituire quello che già c’è.
Interessante ancora anche il concetto di manifesto digitale, che immaginiamo, ignoranti come siamo, che sia qualcosa di molto simile alle vetrine digitali. Però anche in questo caso non siamo davanti a costi un po’ troppo alti per il comune?
Mercato coperto altro punto di cui sempre si parla in campagna elettorale, Città di Idee avrebbe pure individuata l’aera ma purtroppo non è indicata.
Insomma un programma che purtroppo paga la fretta con cui è stato scritto e che in alcuni passaggi avrebbe meritato una spiegazione in più in quanto -come detto- certi punti sono molto interessanti e anche innovativi.