Dobbiamo riprendere il consiglio comunale ultimo che si è tenuto in Santa Maria a Vico in quanto siamo stati troppo ingenui.

In pratica il consiglio comunale si divideva in tre parti: 1) le comunicazioni del sindaco, 2) le interrogazioni e 3) la sostituzione di Piscitelli nelle commissioni consiliari.

Ora il punto 3 pensavamo fosse quello più banale e semplice, in quanto credevamo che la minoranza si fosse parlata e spartiti i posti così come è normale fare.

Invece a quanto pare non è stato così! Iadaresta contesta il fatto che, a suo dire, doveva avere un certo numero di commissioni e poi via via questo numero si è ridotto e allora ha deciso e chiesto di non essere votato, anzi proprio di rifiutare tutte le commissioni. Cosa questa non possibile, ma nulla gli vieta di dimettersi.

La presidente ha ribadito come non è possibile rifiutare tale commissione, e infatti Iadaresta viene eletto nella commissione giudice popolari.

In verità abbiamo trovato la procedura di votazione effettuata completamente contra legem! La maggioranza tramite Vigliotti annuncia il voto di astensione in quanto trattasi di sostituzione di membro di minoranza. Fin qua tutto bene. Il problema è che la presidente del consiglio considera tale dichiarazione come voto palese!

Quindi, la maggioranza de facto non partecipa al voto. Cosa assolutamente assurda in quanto nella stessa votazione abbiamo dei consiglieri che esprimono voto palese e altri che esprimono voto segreto! Assurdo che la minoranza non contesti questa procedura. Ma a quanto pare sono già spaccati tra di loro.

Non è chiaro, presidente e segretaria, su quale norma dello statuto e regolamenti si siano appoggiati per tale procedura assurda.

Facciamo mea culpa per aver sottovalutato questo passaggio, come sempre dimentichiamo che trattasi di Santa Maria a Vico dove tutto può succedere e dove si inventano le regole.

Ci aspettiamo a questo punto le immediate dimissioni di Iadaresta dalla commissione, ma magari lo stesso potrebbe ricorrere anche al Tar per inficiare tutta la votazione a nostro avviso sballata.

Attendiamo.