SMAV: CASO PUBBLICITA’ SU CEDOLE LIBRARIE, BERNARDO CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 13 Ottobre 2015
Da qualche anno a questa parte in questo periodo dell’anno succede sempre qualcosa di spiacevole che coinvolge le scuole di Santa Maria a Vico, due anni fa il caso del formaggino scaduto, l’anno scorso fu la volta dello sportello di un cassone per le tapparelle che venne giù. Quest’anno il caso della pubblicità palese sulle cedole librarie, in pratica favorendo una cartoleria a discapito di altre. Al momento l’assessore competente Carmine De Lucia tace, ma non potrà non rispondere a una interrogazione già presentata con tanto di richiesta di dimissioni da parte di Giancarlo Bernardo del gruppo di “Cambiare si può”.
Una interrogazione questa un po’ diversa dalle altre, in primis perché come detto per la prima volta vengono chieste le dimissioni di un assessore, poi perché in questo caso non c’è la firma di Maria Giuseppa Sgambato del Partito Democratico, fino ad ora i due avevano sempre firmato e controfirmato qualsiasi atto, forse in questo caso le vedute sono diverse. Riteniamo però che meglio si sarebbe potuto agire con una interpellanza. Troviamo curioso, infatti, chiedere al punto 2 dell’interrogazione “Chi è il materiale responsabile della predisposizione di detta cedola” e poi chiedere le dimissioni dell’assessore. Tra l’altro vediamo strano inserire una tale richiesta in una interrogazione, mentre appunto in una interpellanza o a seguito della stessa ci poteva stare.
Ciò non toglie che troviamo molto grave l’accaduto, in un momento di crisi economica ancora perdurante, il mancato controllo dell’assessore su questa cedola porta un evidente imbarazzo su tutta l’amministrazione comunale, ma è pur vero che, da quello che apprendiamo, appena saputo ci si è attivati subito per ritirare le cedole, e basterebbe questo, forse a ritenere eccessive la richiesta di dimissioni; ma è il silenzio dell’assessore che lascia perplessi, avrebbe quanto meno dovuto immediatamente far diramare una nota di scuse e almeno cercare di spiegare l’accaduto, ma ha preferito trincerarsi dietro un pilastro di silenzio.
A questo punto pure noi riteniamo la richiesta di dimissioni giusta, ma non per il fatto della pubblicità palese, ma per l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, i quali sono pure pronti a scusare un errore, ma non la mancata informazione, soprattutto in un periodo storico dove certo non mancano i mezzi per una corretta, rapida e precisa informazione.
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