SMAV: APPROVATO PROGETTO DI RESTAURO OROLOGIO IN PIAZZA ARAGONA
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 30 Luglio 2016
La giunta di Santa Maria a Vico il giorno 27 Luglio ha approvato l’iniziativa progettuale denominata “Il suono nel tempo dell’architettura” con approvazione del progetto definitivo di restauro della torre municipale dell’orologio settecentesco di Piazza Aragona.
Certo non si può dire che l’amministrazione di Santa Maria trascuri Piazza Aragona, dopo averla cambiata, in meglio o peggio non sta a noi giudicarlo, dopo aver approvato la convenzione con i Padri Oblati per il complesso aragonese ecco che ora si mette mano al restauro dell’orologio di Piazza Aragona e comunque inserito nel monumentale complesso aragonese.
Facciamo un po’ di storia in pillole.
Questo orologio fu costruito nel 1702 a cura della Università dei casali del tempo. La delibera della giunta la 131 è errata, in quanto afferma che l’orologio fu costruito nel 1771 dai padri domenicani. No! Nel 1732 vi fu un disastroso terremoto e si mise mano a una poderosa opera di restauro e da lì si arriva alla epigrafe che reca la data del 1771. Nel 1794 si avrà un nuovo terremoto che porta altri danni e nel 1805 Murat né soppresse il convento. La proprietà di tutto il complesso fu dal 1830 circa del comune di Santa Maria a Vico poi passò alla diocesi e poi nel 1902 ai padri Oblati, ma non la torre dell’orologio quella fu sempre di proprietà del municipio tant’è che nel 1909 fu fatto un intervento di restauro all’orologio proprio dal municipio.
Ora nel 2016 il comune ha approvato un progetto di restauro per consegnare alla cittadinanza questa opera poderosa in tutto il suo splendore, speriamo almeno.
L’incarico di progettazione del restauro e della iniziativa denominata “Il suono nel tempo dell’architettura” viene affidato all’architetto Mariano Nuzzo.
Ora il tutto costerà 200.000€. Questi soldi sono così ripartiti: ben 70.150€ per eventi e attività culturali e 129.850€ per lavori di restauro.
In verità nonostante il nostro plauso a scena aperta per l’iniziativa siamo molto perplessi per quei 70 mila euro che forse sono eccessivi e non ben spiegati.
Insomma sono previsti 30.000€ per il cachet degli artisti. Ok, ma chi so sti artisti? quanti sono? Ma che devono fare esattamente? Cantano? Recitano? boh!
allestimento attrezzature 15.000€. Cioè? Attrezzatura di che? un boh pure qua ci sta bene.
Comunicazione 5.000€. Si tratta di pubblicità all’evento di “Il suono nel tempo dell’architettura” dai manifesti a spot pubblicitari.
spese per progettazione scenografiche, attuazione e collaudo operazione, direzione artistica 7.500€.
Poi c’è iva e Siae.
Invece per quanto riguarda i lavori di restauro veri e propri apprendiamo che essi ammontano a poco più di 86.000€ poi c’è l’iva e altre spese varie che si arriva a 120.000€.
Magari ci sbagliamo e ricordiamo male, ma il restauro della torre dell’orologio non rientrava nel progetto di restauro della via Appia?
Ora quello che vorremmo capire è questo: tenendo per ottimo il restauro dell’orologio è proprio necessario fare questo evento denominato “Il suono nel tempo dell’architettura” ?
Attenzione sia chiaro, non che non ci piacciano gli eventi culturali, giammai, ma a fronte di scarne informazioni che vi sono nella delibera ci pare in verità tutto un bel po’ ridondante per non dire inutile. Ma poi questo evento “Il suono nel tempo dell’architettura” in che periodo si terrà? Neanche questo ci sta scritto! Non sarebbe meglio concentrarsi solo sul restauro e poi in un secondo momento alle attività ad esso connesse? Ecco ci farebbe piacere avere risposta su questo da parte dell’amministrazione e speriamo arrivino. Ci piace pensare che possiamo essere d’aiuto alle opposizioni se non sono troppo impegnate a stracciarsi le vesti per altre cose.




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