SFAC: FINISCE L’AMMINISTRAZIONE FERRARA. MA NON SI VEDE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 1 Giugno 2022
A quanto pare abbiamo fatto bene a riprendere proprio oggi il nostro blog dopo le vacanze visto che sta succedendo un po’ di tutto.
Termina con le dimissioni di dieci consiglieri, ed era ora, una delle peggiori amministrazioni della storia della Valle di Suessola e di San Felice a Cancello in particolare.
Tre anni da quel 76% che sembrava dopo un lungo commissariamento dover portare serenità nel far ritornare la politica con la P in una città martoriata e decisamente in ritardo nei confronti dei comuni limitrofi.
Invece, fin da subito è stato tutto un gioco di equilibri di forza che hanno sfiancato quest’amministrazione, come i continui cambi di giunta che più che rilanciare l’azione del sindaco sembravano sorreggerlo a mo’ di stampelle.
Un amministrazione quella di Ferrara di stampo borbonico, ammuina su ammuina, senza nessun tipo di programmazione, un’altra idea di città era lo slogan in campagna elettorale, ma non si è mai capito quale.
Un sindaco che non ha mostrato mai decisione o polso fermo e duro, nemmeno nelle “irrevocabili” dimissioni, poi revocate tanto da far ridere mezza penisola.
Non tutto però deve essere addossato alle palesi incapacità del sindaco Ferrara, si commetterebbe errore grave in quanto si andrebbe a guardare solo la superficie e non la profondità delle cose.
Non possiamo non citare certi tecnici del comune che hanno proprio fatto politica ostacolando la già scarsa vena amministrativa e non parliamo poi di tutta quella strana vicenda che ha interessato anche i rapporti tra i tecnici e il segretario comunale.
Ancora da imputare il fallimento della politica a tutti i politici sanfeliciani. Uno sperpetuo. Gente che non sa neanche esprimersi, non diciamo in italiano che lingua difficile in quanto bisogna ragionare per saper ben parlare, ma almeno nel proprio dialetto. Interventi in consiglio comunale fumosi, inconcludenti, incapibili proprio a un livello grammaticale. Ma anche la completa mancanza di senso istutizionale, ci facciamo del male volendo ricordare come di quel tizio, mai lo definiremo consigliere, che si presentò in ciabatte e pantaloncini in consiglio comunale! Gente che si alza mentre altri fanno degli interventi che bisogna andare a chiamarli per poter votare. Le urla beluine. Questo è il livello.
Il punto è che non vediamo nessuno, ma veramente nessuno, in questa povera classe politica locale, in grado di riuscire a far politica e a prendere le redini di questa città senza andare a sbattere.
Ora ci sarà un lungo commisariamento sperando di non rivivere quella cosa orribile che fu la triade commissariale e ci chiediamo però cosa abbia spinto quei dieci a voler staccare la spina proprio oggi, ma sappiamo che non avremo una risposta non perché non ci sia, ma bisognerebbe produrre frasi con soggetto, verbo e complemento e sappiamo che per alcuni è cosa ardua.
Intanto il commiato del sindaco sulla sua pagina Fb:
Ringranzio la città di San Felice a Cancello per il grande privilegio avuto nel rappresentarvi con un grande onere ed onore, talvolta in modo non degno. Se posso permettermi nel darvi l’ultimo consiglio, invito i giovani a partecipare alla vita pubblica e ad interessarsi delle giuste scelte per la crescita comune.
Siete la nostra speranza più autentica ed attesa. Non lasciatevi intimorire, il cambiamento può e deve avvenire.
San Felice a Cancello ritornerà ad essere ciò che è sempre stata: UNA GRANDE CITTÁ.
Non ci saranno ulteriore dichiarazioni da parte del sottoscritto in alcun contesto.
Un augurio sincero a tutti e in alto sempre il nome del nostro PAESE.