Oggi consiglio comunale a San Felice a Cancello alle 14:00, seconda convocazioneconsiglio_comunale (ancora!), dopo che ieri il consiglio alle 09:00 non si è “celebrato”. Non capiamo il perché di questa tarantella ogni volta, e soprattutto non capiamo il perché di questi strani orari, poi si parla di popolo, anzi addirittura poi qualcuno si lamenta della scarsa partecipazione popolare alle adunanze consiliari, certo se si mettono orari a casaccio! Però magari potremmo consigliare per la prossima volta qualche cosa di diverso, tipo: consiglio a mezzanotte in prima convocazione e quattro del mattino in seconda convocazione, così giusto per farli tutti gli orari più strani. Eppure oggi si è parlato di cose attinenti alle tasche dei cittadini in uno dei tre punti quale Iuc (imposta unica comunale), tasi e imu.

Anche Antonio De Lucia della minoranza ha ribattuto su questi orari alquanto bislacchi, ma non solo di questi ma anche delle adunanze delle commissioni. In consiglio comunale infatti è stato chiamato alle ore 11 per la capigruppo delle 17 e per la commissione bilancio è stato chiamato alle ore 11 per le 15. Qualcosa non ci torna. Secondo il comma 4 art.14 che stabilisce che la convocazione deve avvenire con invito scritto, inviato a mezzo di posta elettronica, almeno 2 giorni liberi prima di quello in cui si tiene l’adunanza. Male ha fatto Antonio De Lucia quindi a presentarsi alla commissione sanando con la sua presenza il vulnus del mancato rispetto delle regole. Come direbbe proprio Antonio De Lucia e ci rivolgiamo al presidente del consiglio comunale Frasca: ma stu regolament funzion o non funzion? 

Per quanto riguarda la convocazione della capigruppo questa avviene con le modalità e nei tempi e modi graditi al presidente del consiglio comunale.

Passiamo agli ordini del giorno appena 3. Oltre al classico approvazione dei verbali precedenti si è votato per l’adesione all’ente idrico campano e per le approvazioni delle tariffe comunali. E su questo secondo punto c’è stato un po’ di problema. L’opposizione ha presentato un emendamento che riguardava la riduzione di uno 0,28 a 0,20 per tutti gli immobili. La maggioranza è favorevole ma si chiede però che ci sia il parere della ragioneria su questo emendamento, parere che arriverà e sarà negativo. La maggioranza si andrà lagnando del fatto che se fosse stato presentato ieri, forse si poteva arrivare oggi, ad un parere tecnico favorevole. Anche qui abbiamo qualche dubbio. L’articolo 23 comma 4 stabilisce che gli emendamenti vanno presentati entro la fine della discussione generale, ora il dubbio nostro è: come poteva presentarsi ieri mattina se la discussione generale non si è potuta avere per mancanza del numero legale? Inevitabile secondo noi presentarli oggi come ha fatto l’opposizione; comunque poco cambia, visto che il ragioniere Ciccozzi con un semplice sguardo ha dato parere negativo.


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