Consiglio comunale a San Felice a Cancello comincia subito con una nota positiva: le sedie per il pubblico, era ora, quindi possiamo inserire il consiglio comunale sanfeliciano tra quelli civili della Valle di Suessola, attendiamo con ansia di inserirvi pure Cervino.
La notizia principale è solo una: l’opposizione non esiste più.
Ci spieghiamo meglio, non significa che sono passati tutti nella maggioranza, solo Clemente De Lucia ’48 lo ha fatto, ma lo si sapeva da quando è entrato in consiglio che sarebbe successo, Palmieri ha fatto un bel regalo al sindaco con le sue dimissioni, ma in pratica ognuno andrà per conto suo, non esiste più, forse non è esistita mai, una opposizione organica.
Tutto questo a causa di uno scellerato comportamento, secondo noi, di Giovanni Ferrara. Ieri erano presenti in tre per l’opposizione: Cantone, De Lucia Antonio, Ferrara mentre assenti erano Esposito e De Rosa.
Il patatrack è arrivato sull’approvazione del nuovo regolamento attraverso un lavoro in commissione di tre elementi, due per la maggioranza uno dell’opposizione: Antonio De Lucia. Tutto sembrava presagire un facile passaggio, Roberto De Rosa dalla maggioranza, oltre a decantare l’importanza del nuovo regolamento elogiava il componente della minoranza: “ … a De Lucia il nostro ringraziamento, si spera nell’apertura di una nuova fase politica fatta di pacificazione e di impegno … “; dal canto suo anche Antonio De Lucia ha avuto parole distensive: “è stata la prima volta che c’è stato un dialogo nel rispetto dei ruoli, si è discusso, abbiamo sempre parlato con educazione e rispetto reciproco per trovare punti di incontro …” . Poi ha preso la parola Giovanni Ferrara in pratica disconoscendo l’operato del
suo “collega” di minoranza, contestando un comma dell’art.38 che concede eventuali rimborsi per spese forzose sostenute da un consigliere comunale, chiedendo di poter presentare un emendamento in merito. Assurdo che Giovanni Ferrara non si sia consultato con il suo “collega” di opposizione, ma ancora più assurdo non presentare un emendamento prima del consiglio comunale. Piccata la risposta di Antonio De Lucia: “nella vita c’è bisogno di correttezza, già il fatto che un consigliere di minoranza ha lavorato al testo doveva essere motivo di validità, testo presentato a tutti i consiglieri”. Cantone e De Lucia voteranno con la maggioranza, Ferrara contro.
Ferrara riesce nell’incredibile votando pure contro se stesso: votando no al piano industriale di smaltimento dei rifiuti. Per Ferrara sette anni previsti dal piano erano troppi, avrebbe preferito solo tre anni, nonostante il dirigente Sgambato avesse detto che non era possibile ridurre gli anni o aumentarli oltre i sette previsti per non arrecare un danno alla popolazione stessa, mentre con questo piano si avrebbe per i cittadini sanfeliciani un risparmio del 30% circa sulle tasse. Il vice-sindaco Petrone ha ricordato a Ferrara: “tu stai esprimendo un voto sfavorevole a un lavoro che abbiamo svolto assieme, che un suggerimento lo abbiamo dato …” come ha anche ricordato il presidente del consiglio Frasca fu creata una commissione fatta su proposta della minoranza e presente vi era anche De Rosa dell’opposizione. Un capolavoro politico.
La minoranza è riuscita in pratica a spaccare se stessa da sola.
Tra i 16 punti all’ordine del giorno da segnalare il registro della bi genitorialità , in pratica in Italia è qualcosa di nuovo, ma esiste già in tanti paesi europei e fa parte della convenzione dei diritti del fanciullo di New York . Il registro consente ad entrambi i genitori, separati o divorziati, di legare la propria domiciliazione a quella del proprio figlio residente nel comune. In questo modo, le istituzioni che si occupano del minore possono conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, rendendoli partecipi delle comunicazioni che riguardano il figlio. San Felice a Cancello è stato ricordato è tra i primi cento comuni d’Italia ad approvare il registro.
Altra notizia è l’invio alla Corte dei Conti, su impulso di Giovanni Ferrara, dell’assestamento di bilancio in quanto, a suo dire, mancherebbe la inclusione dei debiti fuori bilancio da sentenze passate in giudicato. Pasquale De Lucia dal canto suo ha risposto che invierà nelle sedi competenti anche i bilanci interi degli anni 2011 e 2012 quando sindaco era Nuzzo.
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