SFAC CONSIGLIO COMUNALE: L’ORWELLIANA REPUBBLICA DI SAN FELICE.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 13 Aprile 2016
Consiglio comunale ancora una volta in seconda convocazione è la terza volta se non ricordiamo male, non capiamo che senso ha fare sto teatrino. Consiglio che poteva essere tutto sommato tranquillo, pochi ordini del giorno, molti assenti ben quattro: Esposito e De Rosa per la minoranza e per la maggioranza Diglio e Di Nuzzo, putacaso i due che assieme a Papa nella scorsa adunanza consiliare hanno creato non pochi malumori alla propria maggioranza.

stemma san felice
In un punto all’ordine del giorno: Regolamenti impianti sportivi, la minoranza presenta tramite Cantone tre emendamenti e cioè:
- Il concessionario si obbliga ad aprire tre volte la settimana per due ore gli impianti sportivi per tutti i cittadini.
- Il concessionario si obbliga a consentire l’utilizzo della struttura a qualsiasi scuola ne faccia richiesta.
- Prevedere una polizza assicurativa obbligatoria.
Anche Antonio De Lucia ne presenta due:
1. Nel caso che non partecipino associazione sportive che fanno attività agonistica affidare gli impianti per un anno ad associazioni o parrocchie non a singoli cittadini.
2. Le tariffe devono essere stabilite dall’amministrazione comunale messe al minimo per le società con residenza all’interno del comune.
Onestamente li abbiamo trovati logici, ma ad un certo punto è spuntata fuori la problematica di procedura per opera della maggioranza. Secondo loro siccome esiste una commissione che si occupata della cosa con presidente Maria Antonietta Guida, anche relatrice del regolamento,tutto si era esaurito in quel momento e non si poteva, sempre secondo la maggioranza, portare emendamenti e quindi ridiscutere in aula consiliare. Onestamente abbiamo trovato assurda questa tesi, ci spieghi allora la maggioranza perché la Guida ha letto in aula il regolamento? Seguendo la logica della Repubblica di San Felice se la commissione lo ha stilato il documento, vuol dire che tutti ne sono edotti, e leggerlo è solo una perdita di tempo. Ci spieghino perché allora nel regolamento del consiglio comunale esiste la possibilità di presentare emendamenti? Secondo le leggi della Repubblica di San Felice non dovrebbero esistere proprio gli emendamenti se tutto si esaurisce nel lavoro delle commissioni.
Cantone giustamente si è adirato chiedendo quale fosse nel merito il problema di quegli emendamenti, ma non avrà alcuna risposta. Sinceramente non capiamo il perché di questa volontà di scontro della maggioranza.
De Rosa poi solleverà ancora un altro problema di procedura, e cioè che gli emendamenti devono essere a rigor di regolamento presentati per iscritto al Presidente.
E qua stendiamo un velo pietoso per tutti Presidente, maggioranza e opposizione. Secondo il regolamento, almeno la copia che abbiamo noi, non è vero che gli emendamenti vanno presentati e discussi alla fine della discussione generale, come sostiene De Rosa, ma: “la presentazione degli emendamenti deve avvenire entro la fine della discussione generale”. Non solo, ma è data possibilità di presentarle prima dell’adunanza, chissà forse il “legislatore comunale”, avrà voluto dare la possibilità di porre emendamenti ai documenti redatti in commissione? Comunque così recita il comma 5 dell’art.23:” Le proposte di emendamento pervenute prima dell’adunanza sono subito trasmesse dal presidente al segretario comunale che ne cura con procedura d’urgenza l’istruttoria di competenza degli uffici. Per le proposte di emendamento presentate nel corso dell’adunanza il presidente richiede al segretario comunale motivato parere nell’ambito delle sue competenze …”
Però è vero che bisogna presentarle per iscritto al Presidente. E allora perché l’opposizione non l’ha fatto? Abbiamo l’impressione che si vada in consiglio comunale da sprovveduti; quegli emendamenti effettivamente secondo noi erano seri e condivisibili, e come più volte detto per il bene del “popolo” ma se li presenti ad mentula fai un servizio pessimo per il popolo, meglio il silenzio e votare contro a prescindere, forse.
Nella Repubblica di San Felice, in pieno bispensiero, però ciò che vale per l’opposizione non vale per la maggioranza, infatti il punto successivo: “adesione all’ente idrico campano”.
Il consigliere Clemente De Lucia: “Avendo letto lo statuto dell’ente ma non è del tutto chiaro in merito alla tariffazione e ci potrebbe essere un aggravio di spesa per i cittadini … in qualità di presidente della commissione vorrei fare la proposta di spostare questo punto ad un nuovo consiglio comunale.” Qui l’opposizione insorge, perché il lavoro della commissione anche qui c’è stato, ma la maggioranza non segue il risultato della commissione ma chiede altro. Effettivamente due pesi e due misure. A quel punto la minoranza farà un bel colpo di teatro approvando questa proposta di Clemente De Lucia;
“Voteremo con voi, nell’interesse dei cittadini: questa è la differenza che ci contraddistingue da voi” così ha chiosato Antonio De Lucia dall’opposizione. Poco convincenti abbiamo trovato la spiegazione del sindaco Pasquale De Lucia secondo cui non si cambia l’esito della commissione, ma solo spostare nel tempo una decisione.
Allora noi Pungiglioneblog mettiamo il link del documento scaricabile in modo che tutti i consiglieri possano leggerlo e speriamo pure di applicarlo. Regolamento Consiglio Comunale San Felice a Cancello
