Si è tenuta nella giornata di ieri al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere una burrascosa udienza, tenuta davanti alla I Sezione penale, per il processo a carico di Ernesto Savinelli ex vice sindaco di Santa Maria a Vico ed ex assessore all’ambiente e Pio Affinita funzionario del comune. Il processo riguarda l’appalto relativo per il servizio di raccolta rifiuti aggiudicato dalla ditta “Fare l’Ambiente”.
I momenti di forte tensione si sono avuti quando Savinelli, difeso dagli avvocati Carfora e Madonna, ha tenuto dichiarazioni spontanee riabadendo la sua estraneità ai fatti, la situazione di estrema difficoltà cui versava la città quando la gestione del servizio era gestita dal Consorzio, di non essere mai intervenuto direttamente nelle procedure di gara, di cui non ha mai dubitato sulla conformità legale e sull’onestà di vi era preposto. Nel momento però, sempre durante le dichiarazioni spontanee, Savinelli ha raccontato di aver chiesto invano durante le indagini di essere sentito dal p.m. Landolfi – presente in aula – e di essere messo a confronto con la sua accusatrice, a quel punto Landolfi ha interrotto Savinelli e ne è nata una bagarre con i difensori al punto tale che il presidente Guglielmo ha dovuto sospendere l’udienza.
Nella stessa udienza l’avvocato Raffaele Carfora ha chiesto e ottenuto l’escussione dei testi tra cui figurano il sindaco di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli, e il segretario comunale Michele Ronza e i membri della commissione di gara.
Il Tribunale ha disposto il rinvio all’11 Dicembre giorno previsto per le prime audizioni, saranno sentiti i collaboratori di giustizia che dovranno riferire sull’eventuale appartenenza di Angelo Grillo al clan Belforte e se sono informati dei fatti di Santa Maria a Vico.