MANIFESTAZIONE CAVA: L’INUTILE PASSERELLA DEI QUATTRO SINDACI DELLA VdS.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 28 Gennaio 2020
Se la tanto -da noi – agognata unità dei comuni della Valle di Suessola deve significare quella misera passerella cui abbiamo letto è meglio farla finita subito.

Ci aspettavamo che i quattro raccontassero iniziative comuni, battaglie sul profilo legale e di prevenzione del territorio per esempio, invece no, solo una lunga patetica lagna.
Il sindaco di San Felice a Cancello -Giovanni Ferrara- ha chiesto una collaborazione con i cittadini, na cosa generica che va benissimo sempre, ci mancava solo dicesse quando uscite di casa ricordatevi di chiudere il gas. Ora, noi non diamo responsabilità a questa amministrazione del fatto della cava dei veleni, stanno lì da sei mesi per lo più a litigare e spartirsi quella miserabili poltrone, nostra opinione politica, ma di certo si è perso tempo. Il punto come abbiamo detto in articoli precedenti non è sapere che lì ci sta una cava, ma non si sa l’entità dell’inquinamento, perché è inutile che giriamo attorno, le cave sono tutte inquinate, ove più ove meno.
Quando noi abbiamo pubblicato l’articolo su una cava in Santa Maria a Vico, e rapportata a quella di San Felice, i cittadini si sono un bel po’ spaventati, ma la cosa interessante e che noi non l’abbiamo nominata appositamente, non abbiamo scritto che si trattava di Cava Balletta cui tanto si è parlato e discusso, ma nessuno aveva la percezione visiva della cava. Il sindaco Pirozzi nel suo comunicato è stato molto preciso nell’elencare gli enti che stanno monitorando, si spera costantemente e non “a chiamata”, il sito, cioè significa stare sul pezzo. Il problema della cava dei veleni è che l’amministrazione sanfeliciana era assolutamente sorpresa di ciò che si è trovata davanti. Almeno a noi han dato questo impressione.
Il sindaco di Cervino poi, è quello che più ci ha sorpreso, in pratica ha edotto gli astanti dell’audizione avuta con la commissione regionale sempre sul tema cava e sversamenti abusivi. Con tutto il rispetto noi non saremmo mai andati a quell’audizione. Avremmo detto al presidente di quella commissione regionale queste parole: Carissimo presidente, siccome la regione campania intende distruggere la comunità che mi onoro di rappresentare con la cava di Durazzano e siccome nessun atto ufficiale di ripensamento è stato fino ad ora presentato, non mi presenterò all’audizione. Distinti Saluti.
Il sindaco Pirozzi chiede l’intervento del ministro Costa. Ok, viene, un’altra passerella, ma che viene a fare!? Qui bisogna monitorare il territorio e tenere sotto controllo le cave esistenti, controllare gli appezzamenti privati. Poi capiamo che sulla bonifica ci vuole un intervento molto massiccio che solo regione e stato centrale possono svolgere, ma se non si fanno questi atti prodromici a che serve? I sindaci hanno un potere enorme sul campo sanitario.
Ma l’apoteosi la raggiunge il sindaco di Arienzo, Davide Guida, che si lamenta della mancanza di presenza dello Stato. Qualcuno perfavore dica al giovane sindaco che lo Stato è lui! Lo Stato tra le gli altri è anche la magistratura che ha sequestrato il sito e fatto venire alla luce, che altrimenti qua nessuno sapeva niente, lo Stato sono pure quegli uomini delle forze armante e i pompieri che hanno messo proprio le mani in quello schifo a rischio di ammalarsi. Un pochino di rispetto. Poi magari ci si vuole candidare ad enti superiori. Bello fare la voce grossa ad un tizio che tiene na trentina di galline, poi si urla lo stato dov’è quando vengono a galla queste situazioni di grave minaccia alla salute dei cittadini.
Noi insistiamo, ci vuole monitoraggio a tappeto del territorio, lo ripetiamo ancora se non si hanno le forza anche unendo i quattro comuni, si adoperino le associazioni, controllo di cave e anche proprietà private.