Si dice che l’Italia sia un paese senza memoria, non siamo d’accordo, l’Italia è un paese della ricostruzione artefatta della memoria. Giusto per sentirci meglio con noi stessi.
Mettiamo la storia e la rivisitazione del risorgimento in chiave neoborbonica, pur di affermare che il Sud è importante per questo Paese tanto quanto il Nord anzi è pure meglio, sacrosanta verità, ci si inventa -però- un eldorado espropriato con la forza dal nordista piemontese. Mettiamo il ventennio fascista, pur di affermare oggi che ci vuole un uomo forte al comando ed è tutto un Mussolini ha fatto anche cose buone e via così. Oggi siamo alla rivalutazione incredibile di Bettino Craxi. Non ci si ricorda evidentemente l’abolizione della scala mobile che magari andava riformata, ma non abolita. Ma parliamo allora del manuale Cencelli applicato in maniera minuziosa siamo in piena pentatocrazia.

Parliamo poi della cosa più importante e cioè delle tangenti.
Un partito portato al ladrocinio in ogni sua parte, da Milano fino al profondo al Sud non poteva farsi opera pubblica e pure privata senza che la politica e in genere con i socialisti al comando non ricevevano un “quibus”.
Quando arrivarono le monetine i bulloni in test fuori dall’hotel Raphael e un’Italia intera che si rivoltava al vecchio sistema dei partiti e della corruzione imperante. Finiva un epoca, c’è chi ritieni che la prima Repubblica sia proprio conclusa con quell’episodio. Solo che non sapevamo che sarebbe iniziata una peggiore, talmente orribile, squallida classe dirigente, da far sembrare un Craxi un gigante della politica. Un latitante, un eroe.
Ah già, ma ricordiamo Sigonella. Quando l’onore patrio fu salvo grazie a Craxi che mettemmo in scacco le forze americane. Certo come no! Meraviglioso, fu un gioiello di arte militare e diplomazia che due mesi dopo scaturì nella strage di Fiumicino. Se non sapete di cosa stiamo parlando è per il motivo di cui sopra. Andatela a googlare.
I fischi a Berlinguer e il coro Sce-mo Sce-mo che dovette subire l’11 Maggio 1989 al congresso socialista. Quando a Craxi fu chiesto di commentare quel comportamento il nostro rispose: avrei fischiato anche io se lo avessi saputo fare. Un mese dopo Berlinguer morì e i familiari di Berluinguer non vollero incontrare Bettino.
Parliamo poi dell’invito di andare al mare durante il referendum sulle preferenze, che segnò profondamente il distacco dell’uomo di potere, sempre raffigurato da quel genio di Forattini con la camicia nera e in atteggiamenti da duce, dal paese reale che lui lesse come antipolitica, ma era proprio il contrario. Questo associato alla crisi economica terribile del 1992 che porto’ una finanziaria del governo del socialista Amato fatta di lacrime e sangue. I cittadini fecero 2+2 associando le notizie dei tg sulla inchiesta denominata Mani Pulite all’inefficenza e ladrocinio di un sistema che tutti sapevano ma nessuno fino a quel momento aveva le prove per dimostrarlo. Un sistema cui il partito socialista craxiano aveva creato e perpetrava.
Questo seppur brevemente era Craxi. Oggi un grande politico riabilitato.
Infatti oggi parliamo di gente come Salvini, Meloni, Renzi che non sono certo Almirante o Berlinguer. Con un Salvini che se ne esce con una interessante nota sociale dicendo che l’antisemitismo sta aumentando perché ci sono più immigrati musulmani. Interessante, solo che in genere quelli che vanno a deturpare le tombe o i vari luoghi della memoria sono italiani stagionati.
Un leader talmente in difficoltà che ha bisogno di utilizzare una piazza già assegnata alle “sardine” ma è a Bibbiano, è bisogna utilizzare tutte le fake possibili per prendere una regione importante come l’Emilia-Romagna che potrebbe mettere il governo in dimissioni. Bisogna far presto perché seppur lentamente, e siamo stati i primi a livello nazionale a dirlo, il consenso del Capitano sta scendendo e ha bisogno di arrivare alle elezioni con la coalizione di centro-destra ma in vantaggio rispetto agli altri.
Ovvio dunque, che politici come Craxi oggi hanno un altare sui cui essere incensati.