Ernesto Savinelli nei giorni scorsi ha rilasciato a “Il Mattino” un’intervista dichiarando sostanzialmente che non lascerà la politica attiva. Decisione assolutamente condivisibile in quanto ancora il processo è in corso e quindi non vi è alcuna condanna, ma anche in quanto sono venute meno le esigenze di custodia cautelare. Infondo è lo stesso Savinelli a ribadirlo proprio in rispetto dell’elettorato che lo ha sostenuto, ma bisognerebbe dire in rispetto della democrazia in quanto è giusto che venga sempre rispettato il volere del popolo sovrano.

Proprio per questa voglia di rientrare in consiglio è stato protocollato il provvedimento di fine dei domiciliari, ora il segretario comunale dovrà trasmettere il provvedimento in Prefettura per gli adempimenti burocratici del caso.

Ora il problema è di carattere politico, ma se vogliamo anche umano e riguarda la composizione della giunta. Tancledo Balletta cesserebbe dalla carica di consigliere, essendo entrato in consiglio proprio in sostituzione del Savinelli, temporaneamente sospeso, ma potrebbe continuare a ricoprire la carica di assessore in quanto vi è la facoltà per il Sindaco di nominare assessori “esterni”. Il punto sarebbe se il sindaco e la maggioranza che lo sostiene vogliano dare un segnale di appoggio politico e umano, in tal caso sarebbe inevitabile tornare alla situazione prima di Aprile 2014, quindi con Savinelli assessore e vicesindaco. Sembra però che lo stesso Savinelli non abbia ambizione, come ha affermato, di entrare in giunta è pur vero che una frase lascerebbe intendere il contrario: “… né tantomeno voglio entrare nel merito di eventuali ulteriore scelte che il Sindaco vorrà fare per l’esecutivo”.

Sarà comunque interessante il prossimo consiglio comunale in quante Savinelli parrebbe volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe in particolar modo riferendosi a maggioranza e opposizione.