San Felice a Cancello: varata la nuova giunta è come si sa, manca Monica Ippolito, probabilmente da quello che si sente in giro, vox populi vox dei, motivo dell’azzeramento proprio una o più contestazioni in giunta al Sindaco, che certo non ama essere contraddetto. Il delfino, Francesco Petrone, è dentro e continuerà ad essere anche vice-sindaco nonostante i malumori, veri o presunti,  delle scorse settimane. E’ questo pare essere un segnale che De Lucia non si dimetterà per partecipare alla corsa regionale, ma approfitterà della nuova norma inserita in statuto. Tale norma gli consente di allungare i tempi tra la presentazione delle dimissioni al presidente del consiglio e la presentazione delle stesse in consiglio comunale. Una norma che a nostro avviso stravolge il TUEL, all’art 53 è previsto che il sindaco presenti le dimissioni al consiglio comunale, mentre a San Felice succederà che è il presidente del consiglio comunale a presentare dopo due settimane averle ricevute le dimissioni del sindaco. Questo escamotage gli permetterà di tenere i classici due piedi in una scarpa e quindi essere sindaco, seppur dimissionario, e attendere l’esito delle elezioni regionali. Nota curiosa l’esclusione di Pina Ines Marotta, appena nominata, in Agosto che rischia di essere uno degli assessorati più brevi della storia sanfeliciana.

Sono però i consigli comunali di Arienzo e Santa Maria a Vico a tenere banco questa settimana: ad Arienzo lo scontro con le opposizioni è forte, e stavolta, è sulla convenzione ATO che nonostante la maggioranza non veda di buon occhio sostiene che vada approvata comunque in quanto è una presa d’atto, pena l’arrivo del commissario straordinario. Il presidente del consiglio, Gennaro Battisegola, ha dovuto perfino sospendere la seduta per gli animi troppo accessi. Le opposizioni hanno sostenuto l’inutilità e il diniego totale a entrare in un carrozzone dannoso per i cittadini. Tale discussione è stata rinviata ad altro consiglio comunale, ma non sembra che si riesca a trovare un accordo con le opposizioni in quanto Arienzo Bene Comune era pure contro il rinvio. V’è da dire che anche i comuni vicinori hanno approvato questa convenzione. Ad Arienzo inoltre scoppia la guerra dei sindaci tra Davide Guida e Alfonso Piscitelli primo cittadino di Santa Maria a Vico, sulla TARI. Alfonso Piscitelli venendo meno, a nostro avviso, a un bon ton istituzionale si pavoneggia con tanto di manifesti sul territorio arienzano ponendo la differenza tra i due comuni (Arienzo 5 mila ab circa, Smav 14 mila ab. circa)sulle utenze domestiche e non domestiche della TARI. Davide Guida ha poi risposto con un manifesto al sindaco Piscitelli: ”… da lei non abbiamo niente da imparare e ricordi che il rispetto tra istituzioni è un valore primario per chi è delegato a rappresentarle.”

A Santa Maria a Vico consiglio comunale che ha visto le opposizioni lasciare il campo in quanto costatando che la propria mancanza avrebbe fatto saltare il numero legale, che secondo loro sarebbe di 11, ma sorpresa, la seduta viene dichiarata valida in quanto il numero legale per lo statuto modificato proprio quest’anno prevede che bastino 9 consiglieri. E proprio 9 erano. Ovviamente l’opposizione non ci sta, in quanto ritiene che lo statuto che prevede i 9 consiglieri non possa applicarsi a questo consiglio comunale ma a quello che verrà dopo le elezioni. Comunque sia si è accertato che nella maggioranza vi sono problemi non da poco conto, oltre a Carmine De Lucia ’58 ora anche Saverio De Lucia pare si sia messo di traverso e abbia deciso di disertare il consiglio. Altro elemento ormai chiaro è che il misto-indipendente è una stampella della maggioranza, lo avevamo detto mesi addietro, ma ora è proprio accaduto quello che avevamo preventivato. Pasquale Iadaresta, che dovrebbe essere opposizione, avrebbe potuto uscire e a quel punto con 8 consiglieri la seduta era invalida anche per il nuovo statuto. Comunque ciò che lascia perplessi è il perché questa amministrazione, oramai allo scadere del suo tempo naturale abbia voluto inserire una questione così complessa come la esternalizzazione della riscossione dei tributi e soprattutto poi perché in modo così anomalo con una integrazione urgente dell’ordine del giorno a 24 ore dalla seduta del consiglio comunale.

Cervino: tempo di consiglio comunale anche nel piccolo comune suessolano, e subito anche qui vi sono degli screzi tra opposizioni in particolare Pascarella e il segretario comunale per delle mancate trascrizioni del verbale. Si è parlato dell’adeguamento dei costi dei nuovi loculi cimiteriali: il costo della 1 – 4 – 5 fila a 2150 €uro e 2 – 3 a 2500 €uro, e il terreno a 5500 €uro. Altro punto riguardava la formazione della Commissione Protezione Civile E’ formata da 5 membri 3 della maggioranza e 2 della minoranza.