Il problema acqua a Cervino è un qualcosa di antico quasi ciclico e colpisce la popolazione e le amministrazioni che si sono succedute nel tempo.

E’ un po’ curioso come amministratori del recente passato si scaglino contro l’amministrazione attuale per mancanza d’acqua, quando poi, a parti invertite erano anche loro in balia degli eventi non hanno mai posto almeno le basi per la risoluzione del problema.

Certo è curioso come alla dichiarazione dello stato di crisi, quasi in automatico, a detta del sindaco Vinciguerra si sono subito mosse le istituzioni, in particolar modo Ministero degli Interni e consorzio idrico, per la risoluzione del problema che si spera definitiva.

Si è adottata una soluzione a breve termine: la sostituzione delle tubature per 400 metri in via Borsi e il montaggio di una pompa nella parte alta di Cervino.

Ora quello che ci chiediamo ma non si poteva fare questa chiacchierata con il consorzio idrico prima dell’estate e cercare una soluzione? Ripetiamo non è che sia propria una novità la mancanza d’acqua!

C’era proprio bisogno di far attivare il consorzio arrivando a dichiarare lo stato di crisi?

Esiste una progettazione in merito o stiamo fermi al palo?

Semplici domande cui speriamo di ricevere risposta, certo non per noi, ma per la popolazione.