Sulla pagina Facebook di Forza Cervino può leggersi un volantino ovviamente molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale. Si va dal problema Tari ritenendo che Cervino sia in pratica il comune più caro d’Italia fino alla non reintegra di un dipendente comunale. Analizziamo i problemi posti.volantino.jpg

Su questo sito http://www.amministrazionicomunali.it/tari/calcolo_tari.php abbiamo calcolato la tari per verificare se effettivamente si paga di più o meno a Cervino che in altre parti d’Italia. Abbiamo fatto il calcolo su una utenza domestica con appartamento di 100 m2 tre componenti, con addizionale provinciale al 5% già impostata dal sito.

Ebbene il risultato è questo per Tari 2016: 410,33€. Nel 2015 la Tari era a 328,05. Un aumento quindi per una famiglia tipo di Cervino di 3 componenti con utenza domestica di 100m2 pari a 82,28€. Effettivamente una bella botta. La domanda a cui rispondere è questa: tale tariffa è la più alta d’Italia?

Abbiamo scelto il confronto con Cagliari visto che lo scorso anno risultò la città più cara, questo con gli stessi parametri si pagherà una tari pari a 494€. Quindi Cervino non è la più cara d’Italia ma di certo è tra le città più care.

Non capiamo perché in un volantino bisogna esagerare in questo modo dando così modo alla controparte di ribattere facilmente, bisognerebbe insistere su questi aumenti e sul fatto che non sono previsti sgravi particolari per chi ha figli disabili, per le giovani coppie  ad esempio e si potrebbe continuare ancora.

Facciamo un confronto con Valle di Suessola in particolar modo con Arienzo, visto che i comuni hanno pressoché lo stesso numero di abitanti, seppur le tariffe di quest’anno sono state approvate dal commissario prefettizio. Dunque ad Arienzo si pagherà 461,52€. Quindi a Cervino si pagherà meno che ad Arienzo.

L’opposizione cervinese riesce nell’incredibile intento di far passare questa amministrazione addirittura per oculata, invece di concentrarsi sugli aumenti, e su altro che già abbiamo detto, la sparano grossa sbagliando completamente bersaglio. Non era facile ci sono riusciti. Bene bravi 7+!

Per carità i nostri conti potrebbero essere errati, nel caso fateci sapere dove sbagliamo.

Il volantino prosegue con la seconda parte in cui la giunta comunale non ha disposto il reintegro di un dipendente comunale, non viene nominato ma di certo è Acanfora, che il giudice del lavoro ha disposto il reintegro. Il comune invece pone resistenza facendo Appello.

Situazione questa di certo complessa, noi siamo sempre dell’idea che ogni amministrazione comunale dovrebbe avere la possibilità dello spoil system, ma purtroppo in Italia questa è una pratica non sempre ben vista e quindi mal regolamentata, purtroppo. Lo spoil system è la sostituzione di tutti i dirigenti pubblici di vertice a discrezione del sindaco.

Ritornando alla lamentela del volantino non sappiamo se si possa parlare di sperpero di denaro pubblico in merito alla resistenza in Appello, in quanto dal punto di vista dell’amministrazione comunale sarebbe sperpero il contrario. Certo se il reintegro è stato ordinato e l’amministrazione l’ha disatteso è una grave violazione con pregiudicazione di certo non solo dello stato di diritto, ma anche delle finanze di un piccolo comune che di certo mal sopporterebbe il dover pagare tutta una serie di atti mal posti o mal interpretati dal comune.

Il rischio per gli amministratori è quello certo di dover pagare in caso di essere nel torto anche con le loro “sostanze” personali. Come detto per le finanze del comune sarebbe a dir poco deleterio.


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